“Baia dell’ippocampo”: liberati due esemplari di cavallucci marini
Liberati stamattina nelle acque di Soverato due Cavalucci di Mare (Hippocampus hippocampus), che erano in cura presso il Centro di recupero Animali Marini di Montepaone, gestito dall’Associazione Mare Calabria (Marine Animal Rescue Effort).
A rilasciare in mare gli esemplari sono stati gli uomini dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Soverato insieme allo stesso Centro di recupero ed al Nucleo Carabinieri del Cites di Reggio Calabria, da bordo della Motovedetta CP 769.
I cavallucci erano stati ritrovati in difficoltà sul bagnasciuga di Soverato, un mese fa, da alcuni bambini e poi consegnati al Centro di Montepaone. Entrambi avevano dei problemi respiratori e sintomi da shock termico.
Questi animali sono protetti dalla Convenzione di Washington sul Commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione, più comunemente conosciuta come Cites.
Si tratta di un accordo internazionale tra Stati che ha lo scopo di proteggere piante ed animali a rischio estinzione, regolando e monitorando il loro commercio, l’esportazione, la riesportazione e l’importazione di animali vivi e morti, di piante, e di loro parti e derivati.
Nel parco marino di Soverato, denominato “Baia dell’Ippocampo”, confinati in una porzione di mare molto ristretta, vivono entrambe le specie di cavallucci marini presenti lungo le coste italiane, gli Hippocampus hippocampus e Hippocampus guttulatus.
Le popolazioni delle due specie, ben conosciute dai biologi marini locali, vivono ormai da anni un declino causato dall’inquinamento di vario tipo e dalla degradazione dell’habitat dovuta in massima parte alla mano dell’uomo, per esempio con la realizzazione di opere in mare ed errati ripascimenti effettuati con terreni a granulometria differente che hanno inciso negativamente, soprattutto sulle specie sensibili e con alimentazione filtrante, alterando i componenti della prima parte della catena trofica, con il risultato di sottrarre cibo a diverse specie tra cui, appunto, i cavallucci di mare.
I due esemplari, entrambi di sesso femminile, sono stati chiamati Claudia e Glenda, in omaggio ai Comandanti che hanno partecipato all’evento: il Comandante Claudia Palusci, della Guardia Costiera di Soverato e il Comandante Glenda Benedetta Alesci, del Nucleo Carabinieri Cites con competenza regionale di Reggio Calabria.
L’evento porta con sé un significato di assoluta rilevanza dal punto di vista scientifico, nell’ottica della tutela della biodiversità dell’ambiente marino e tra le funzioni istituzionale del Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera vi è anche la tutela dell'ambiente marino e costiero.