Ance Cosenza: “Puntare su messa in sicurezza”
“Occorre recuperare senso di responsabilità e capacità di sguardo lungo - conclude il presidente di Ance Cosenza Giovan Battista Perciaccante - per dare vita ad una nuova stagione che sappia mettere nel giusto grado di priorità la realizzazione di importanti opere di ammodernamento, in parte già programmate, così come i necessari interventi di salvaguardia e messa in sicurezza dei territori e delle strutture, mettendo da parte quella pseudo cultura del no a prescindere, che sta caratterizzando i nostri tempi, impedendo qualsivoglia intervento di natura strutturale".
"La tragedia di Genova fa tornare di drammatica attualità le problematiche connesse con la necessità di manutenzione delle infrastrutture, delle opere d'arte come i viadotti, delle realizzazioni di edilizia civile come scuole ed ospedali e gli stessi edifici di private abitazioni". E' quanto afferma Giovan Battista Perciaccante presidente di Ance Cosenza l'Associazione che raggruppa i costruttori aderenti a Confindustria.
"E' da tempo che andiamo proponendo a tutti i livelli di Governo e di responsabilità un piano di verifica, adeguamento e messa in sicurezza di tutte le opere in cemento armato realizzate prima dell'entrata in vigore delle norme antisismiche o che hanno superato un arco temporale di esercizio ritenuto critico da studiosi e ricercatori del settore" continua il presidente Perciaccante.
"Il caso delle infrastrutture e dei viadotti - aggiunge il presidente dei costruttori cosentini - è uno di quelli che si potrebbe definire scolastico, tanto è facilmente prevedibile e scontato. Queste opere, infatti, vengono dimensionate tenendo conto di dei volumi di traffico, dell'intensità dello stesso e soprattutto dei carichi che dovrà sopportare nel tempo. L'aumento dei veicoli in circolazione ma, soprattutto, l'evoluzione del traffico merci su gomma che ha raggiunto livelli inimmaginabili ai tempi della progettazione di molte di queste opere, ha reso le stesse non più attuali perché sottodimensionate rispetto ai volumi di traffico d'esercizio e quindi non più in grado di rispettare gli obiettivi di progetto. Ecco il motivo della scarsa efficienza, dell'attenuazione del senso di sicurezza percepito ed in alcuni casi, purtroppo, della vera e propria pericolosità incombente".
"Purtroppo - aggiunge con amarezza il presidente Giovan Battista Perciaccante - i programmi di manutenzione, ancorché necessari e da prevedere già in fase di progetto, non sono ritenuti utili a raccogliere i consensi elettorali e da tempo, quindi, non trovano posto nelle agende elettorali sempre più curvate sui sondaggi e sulla cosiddetta pancia degli elettori. Salvo, purtroppo, tornare attuali in momenti drammatici come quelli di Genova o degli eventi sismici".