Carcere di Paola, Radicali: 17 celle inagibili, segnalate diverse criticità

Cosenza Attualità

Lo scorso 23 agosto, una Delegazione di Radicali Italiani, autorizzata dal Vice Capo Reggente del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia Riccardo Turrini Vita, si è stata in visita alla Casa Circondariale di Paola.

La Delegazione, composta da Emilio Enzo Quintieri, membro del Comitato Nazionale di Radicali Italiani e candidato Garante dei Diritti dei Detenuti in Calabria; da Valentina Anna Moretti, esponente radicale e praticante Avvocato del Foro di Paola e da Giuseppe Cuconato, Studente in Giurisprudenza dell’Università della Calabria, è stata accolta dal Commissario Capo Soccorsa Irianni, Vice Comandante di Reparto della Polizia Penitenziaria e dall’Ispettore Capo Attilio Lo Bianco, Coordinatore della Sorveglianza Generale e da altro personale addetto al Reparto.

Al momento della visita nell’Istituto erano presenti 221 detenuti, 119 dei quali stranieri (prevalentemente albanesi) con diverse posizioni giuridiche: 12 imputati, 16 appellanti, 22 ricorrenti e 171 definitivi.

43 tra i detenuti presenti, tutti definitivi, sono allocati nel Padiglione a custodia attenuata con regime custodiale aperto. Altri 5 invece si trovavano in permesso premio concesso dal Magistrato di Sorveglianza di Cosenza, Paola Lucente.

Durante la visita la Delegazione ha riscontrato quelle che ha definito come delle “gravissime criticità” nell’Istituto immediatamente segnalate al Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Francesco Basentini, al Provveditore Regionale Reggente dell’Amministrazione Penitenziaria della Calabria Cinzia Calandrino, al Direttore della Casa Circondariale di Paola Caterina Arrotta, al Magistrato di Sorveglianza di Cosenza Paola Lucente ed al Garante Nazionale dei Diritti dei Detenuti presso il Ministero della Giustizia, Mauro Palma.

L’ISOLAMENTO DEL DETENUTO PER MOTIVI PRECAUZIONALI

Tra le altre cose, la Delegazione ha denunciato la presenza continuativa di un detenuto calabrese, A.N., nel Reparto di Isolamento, da circa 8 mesi per motivi precauzionali poiché lo stesso ha dichiarato di temere per la propria incolumità personale e di voler essere trasferito in altra struttura.

La Direzione dell’Istituto ha già più volte sollecitato il trasferimento dello stesso ma ogni istanza al riguardo è stata respinta dai Superiori Uffici dell’Amministrazione Penitenziaria.

Recentemente il detenuto ha messo in atto anche alcuni atti autolesionistici ed è stata così disposta nei suoi confronti anche la sorveglianza a vista. Per questo, i Radicali hanno chiesto all’Amministrazione di rivalutare la questione poiché il detenuto “non può continuare a restare isolato”.

L’INAGIBILITÀ DI NUMEROSE CAMERE

Durante la visita a tutte le Sezioni Detentive, la Delegazione ha notato la chiusura di diverse camere di pernottamento sulla cui porta blindata era affisso un cartello che ne indicava la inagibilità.

Chieste informazioni al personale di Polizia Penitenziaria è stato riferito che le camere erano inagibili poiché necessitavano di interventi di manutenzione straordinaria a causa della copiosa infiltrazione di acqua piovana.

In particolare, si è rilevato che nell’Istituto vi sono 17 camere inagibili: 4 alla I Sezione, altrettante alla II, 3 alla IV, 5 alla V Sezione ed una alla Sezione Infermeria. Inoltre, alla IV Sezione, altre due camere, a breve, dovranno essere dichiarate anch’esse inagibili per gli stessi motivi.

Su questa problematica, che risulta essere stata già rappresentata dalla Direzione dell’Istituto ai Superiori Uffici, allo stato pare vi sia stato solo un sopralluogo da parte del personale tecnico del Provveditorato Regionale della Calabria di Catanzaro.

La Delegazione così ha chiesto che vengano disposti gli opportuni provvedimenti di manutenzione straordinaria per riattivare le camere allo stato inagibili.

AULE SCOLASTICHE DEGRADATE PER INFILTRAZIONI METEORICHE

Dopo aver visitato tutte le Sezioni, il gruppo è stato nell’area trattamentale dell’Istituto dove sono presenti le aule scolastiche, la biblioteca, il teatro, la cappella, la palestra ed alcuni laboratori.

“Visitando le aule scolastiche – hanno spiegato - ci si è subito resi conto della grave situazione in cui versano a causa delle copiose infiltrazioni meteoriche provenienti dal tetto, tanto da pioverci dentro”.

Anche questa circostanza, per quanto riferito, pare sia stata rappresentata dalla Direzione dell’Istituto ma, alla data della visita, non si aveva alcuna notizia al riguardo su interventi di manutenzione straordinaria, nonostante l’imminente ripresa delle attività scolastiche e trattamentali.

Altri problemi di infiltrazione che meritano di essere risolti sono stati riscontrati nel teatro, nell’Ufficio della Sorveglianza Generale e nel corridoio che conduce alle Sezioni.

Inoltre, durante la visita al padiglione a custodia attenuata, si sarebbe rilevata la pericolosità del pavimento in gomma che andrebbe sostituito o, comunque, risistemato se possibile.

Anche in questo caso la Delegazione ha invitato l’Amministrazione Penitenziaria ed in particolare il Provveditorato Regionale di Catanzaro, a voler disporre con urgenza degli accertamenti tramite il personale dell’Ufficio Tecnico, necessari per procedere ad attivare gli interventi manutentivi straordinari così da elidere le gravi criticità prospettate, soprattutto per le aule scolastiche, in considerazione dell’imminente ripresa delle attività che, inevitabilmente, rischiano di essere sospese qualora non si intervenga.

ASSENZA “BOX-OFFICE” NELLE SEZIONI

Altra nota dolente che merita di essere evidenziata riguarda l’assenza dei cosiddetti “Box-Office”, le postazioni di servizio destinate al personale di Polizia Penitenziaria per la vigilanza all’interno delle Sezioni detentive.

Infatti, si è preso atto che i “Box-Office” destinati ai Poliziotti sarebbero assolutamente inadeguati per arredo e strumentazione, non conformi alla normativa in materia, senza condizionatori d’aria, di riscaldamento e di servizi igienici.

In tutte le Sezioni, fatta eccezione per il padiglione a custodia attenuata, le postazioni dell’Agente sono collocate all’ingresso, nel corridoio, senza alcuna protezione, essendo costituite solo da un tavolino ed una sedia.

L’Amministrazione è stata invitata così a voler disporre gli interventi opportuni per risolvere le criticità, verificando la possibilità di dotare ogni Sezione detentiva di “Box” adeguati e “rispettosi della normativa vigente, nel rispetto della sicurezza e della dignità del personale operante”.

TROPPI DETENUTI STRANIERI NELL’ISTITUTO

Una delle più importanti criticità dell’Istituto, peraltro già segnalata in passato, è legata alla numerosa presenza di detenuti stranieri.

La Casa circondariale di Paola conta la più alta percentuale di stranieri che sono ristretti negli Istituti della Calabria e le difficoltà a gestire queste persone che non hanno alcun collegamento con il territorio (famiglia, affetti, etc.) sono evidenti.

L’Istituto peraltro non ha dei mediatori culturali, sia dell’Amministrazione che volontari o convenzionati con altri Enti. Negli anni, per come riferito dal personale, la percentuale di stranieri nell’Istituto si attestava sempre intorno al 30/40% mentre ad oggi risulta del 60/70%, comportando numerose difficoltà per la loro gestione penitenziaria.

Infatti, tantissimi degli stranieri reclusi, essendo privi di fondi, chiedono di poter lavorare, per avere la possibilità di acquistare sigarette, prodotti per l’igiene personale, intrattenere corrispondenza epistolare e telefonica con la famiglia, ecc.

Per questi motivi ricorrono anche ad atti autolesionistici che, a lungo termine, possono sfociare in gesti auto soppressivi ed aggressioni al personale.

Pare, infine, che l’Istituto di Paola, contrariamente ad altri stabilimenti penitenziari, non sia dotato di fondi da elargire agli indigenti o, comunque, non lo sia in misura adeguata.

Nei prossimi giorni, la Delegazione di Radicali Italiani, farà visita anche al Carcere di Castrovillari (lunedì 27 agosto) e poi a quello di Rossano (giovedì 30 agosto).