Barbuto e Corrado (M5S): “urge Registro Tumori Crotone-Cosenza”
“La Regione Calabria plaude, ieri, alla decisione del Ministero dell’Ambiente di trasferirle 42 milioni di euro per lo smaltimento dell’amianto ancora presente negli edifici pubblici. Come calabresi, - sostengono le parlamentari Elisabetta Barbuto e Margherita Corrado - ci associamo senza meno alla soddisfazione dell’Assessore al ramo per la prossima bonifica, risultato ottenuto “dietro forte sollecitazione” e da attuare di concerto con i Comuni”.
“Non possiamo, invece, condividere appieno la sua gioia per l’approvazione della legge regionale sul Registro Tumori – avanzano le deputate di Camera e Senato - se al dato oggettivamente positivo dell’accreditamento all’Airtum di circa l’80% dei registri già esistenti si contrappone il fatto che Carmine La Greca, responsabile per Crotone, continua a non ricevere dal Dipartimento Regionale Tutela della Salute i flussi indispensabili per un corretto inquadramento delle patologie oncologiche. Lo stesso accade nel resto della Calabria”.
“L’omissione, su cui ci soffermammo già lo scorso 5 giugno, illustrando alcuni aspetti a dir poco sconcertanti, è gravissima – proseguono. Su Crotone e territorio, infatti, il quadro già critico delineato nello Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e degli Insediamenti Esposti a Rischio da Inquinamento (Progetto Sentieri) per il periodo 1995-2002, è stato confermato, per gli anni 2006-2012, nel Rapporto Istisan 16/9, intitolato Studio epidemiologico dei siti contaminati della Calabria: obiettivi, metodologia, fattibilità (2016). Nessun dato successivo al 2012 è noto, ad oggi, e tuttavia l’ignoranza del dato epidemiologico circa il proprio stato di salute lede il diritto alla salute, costituzionalmente garantito, del cittadino crotonese”.
“Torniamo a chiedere, perciò, - concludono le pentastellate - che il Dipartimento Regionale Tutela della Salute provveda a riattivare la trasmissione delle informazioni al Registro Tumori Crotone-Cosenza e agli altri registri calabresi. Urge anche la codifica, lo ribadiamo, di un Registro Tumori Calabria, per orientare le scelte della politica sanitaria regionale in modo più puntuale ed efficace”.