Doppia preferenza di genere, Stumpo fa tappa a Roseto Capo Spulico
“Parità, il Consiglio Regionale della Calabria si doti della legge sulla doppia preferenza di genere, colmando un vuoto normativo, dando ascolto alle calabresi ed ai calabresi e risanando quella che è oggi una iniquità istituzionale. Sarebbe un approdo di civiltà ed un riequilibrio dell’attuale asimmetria di credibilità. – I numeri - 1840 rappresentanti femminili nei consigli comunali della Calabria pari al 40% - confermano che le donne calabresi hanno ormai acquisito consapevolezza e maturità nella gestione delle cariche politiche elettive ed istituzionali. E dopo 50 anni di regionalismo non suscita più alcuno scandalo parlare anche di una donna alla guida della Regione”!
È quanto è stato spiegato e ribadito nel corso della seconda tappa, che stamani ha toccato Roseto Capo Spulico, del Viaggio in Calabria per promuovere l’approvazione della legge sulla doppia preferenze di genere avviato questa estate dalla consigliera di parità Tonia Stumpo.
Alla conferenza stampa dal titolo Rappresentanza paritaria anche in Calabria, ospitata nell’antico e suggestivo Granaio sul Lungomare degli Achei, introdotti e coordinati dal sindaco Rosanna Mazzia - una delle 22 donne sindaco calabresi- , che ha aderisce all’iniziativa, sono intervenute anche la consigliera di parità della Regione Basilicata Ivana Pipponzi e l’esperta nella tutela dei diritti umani Morena Rapolla.
“In un momento di crisi della rappresentanza e di autorevolezza della Politica – è stato ribadito a più voci – serve anzi tutto un linguaggio nuovo, capace di riequilibrare vuoti normativi e di credibilità delle stesse istituzioni. La donna in giunta è ancora vista e trattata come un balzello burocratico. Nessuna donna in Calabria guida le grandi città, oltre i 15 mila abitanti. Le resistenze che si registrano, non solo in Calabria, sono traversali a tutti i partiti politici. Le discriminazioni sono diventate ancora più striscianti. Garantire il diritto alla parità di accesso alle cariche elettive significa portare al pieno compimento principi e obiettivi dei padri e delle madri costituenti. È, questa, una battaglia triste e frustrante per certi versi ma – è stato condiviso in tutti gli interventi – essa rappresenta un atto dovuto di cui tutti devono farsi carico culturale”.
Dopo aver chiesto un incontro per definire l’ordine del giorno del consiglio regionale con l’inserimento dell’adozione della legge sulla doppia preferenza di genere, la Stumpo è stata ospite della conferenza dei capigruppo della Regione Calabria in seno alla quale ha proposto ed ottenuto la calendarizzione in consiglio della proposta di legge sulla preferenza di genere fra due sedute a settembre e, per ora, di rinvio della sua approvazione, al fine di inserire la stessa in un unico testo legislativo in materia elettorale.
“L’obiettivo da portare avanti – ha chiarito la Consigliere di Parità della Calabria – resta però quello di far adottare subito la legge sulla doppia preferenza di genere, nel rispetto della legge 20/2016 e nell’osservanza dell’obbligo al riequilibrio di genere fissato dall’art.38 dello statuto calabrese, fuori – ha scandito – dalle logiche della maggioranza e rinviare l’adozione della legge elettorale ad una fase successiva”.
“Il nostro augurio – ha aggiunto – è che questa proposta essere accolta e che la convocazione della seduta del consiglio regionale tenga conto di questi suggerimenti e proceda realmente alla sua adozione fuori dagli schemi di parte con il coinvolgimento di tutti i componenti del consiglio regionale, come una materia del genere richiede, evitando di esporre la legge di genere alle alchimie elettorali e ad una sua mancata approvazione” - ha proseguito.
“Tutto ciò – ha concluso la Stumpo – al fine di evitare il rischio per la Calabria di esporre il prossimo consiglio regionale alla incertezza del diritto e quindi a continui ricorsi alla Corte costituzionale per ripristinate le regole violate”.