Sindacati si appellano ad Oliverio: “attivare azioni di sviluppo mirate all’agricotura”
“Come sindacati di categoria abbiamo più volte sollecitato un confronto su temi specifici dell’intero comparto agricolo calabrese, rimanendo purtroppo nell’attesa senza aver mai avuto alcun riscontro dalle massime rappresentanze regionali. Attende ancora una risposta - giusto per citarne una – la richiesta di un tavolo di confronto spedita al dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari della Regione Calabria, nell’ormai lontano 21 novembre 2016. Nel frattempo, come sindacati non ci siamo affatto arresi alla sorda ignavia dimostrata dalla Giunta Oliverio su questi temi, ed abbiamo continuato a fare il nostro lavoro, avanzando, nella vana speranza di essere un giorno ascoltati, anche delle specifiche proposte per migliorare ed emancipare l’agricoltura dell’intera regione, così come le condizioni di migliaia di lavoratori agricoli”.
Ad esordire le sigle Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil Calabria che continuano: “abbiamo immaginato un concreto sostegno all’agricoltura attraverso adeguate risorse e politiche pubbliche per la salvaguardia dell’occupazione, contro lo sfruttamento del lavoro salariato e per arginare le inaccettabili speculazioni delle multinazionali dell’agro-industria; proponendo l’incentivazione e il miglioramento delle rete dei trasporti, l’accesso al credito e alla terra, ma soprattutto azioni concrete per un lavoro etico e di qualità dove la sicurezza e la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori siano al centro delle politiche aziendali. Ed ancora, adeguate politiche per l'incontro fra domanda e offerta di servizi abitativi e di ospitalità dei lavoratori e delle lavoratrici stagionali per contrastare la nascita di ghetti e mettere i lavoratori in condizioni abitative dignitose e salubri, ed il collocamento pubblico per sconfiggere il caporalato ed agevolare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro”.
“Ma soprattutto, abbiamo più volte reclamato la piena applicazione della legge 199, approvata dal Parlamento nell’ottobre 2016 contro il fenomeno del caporalato – incalzano le scriventi organizzazioni - l’intermediazione illecita e lo sfruttamento dei lavoratori, grazie soprattutto al duro lavoro portato avanti dalla Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil. Ed inoltre, non perdere di vista le specificità calabresi, abbiamo ritenuto necessaria l’istituzione di un coordinamento regionale della Rete del lavoro di qualità, utile anche al coordinamento sul territorio e avviare il Tavolo regionale sull’Agroalimentare in Calabria per sostenere lo sviluppo del settore”.
“Di tutto questo, fino ad oggi, ci è sembrato che il presidente Oliverio non avesse avuto alcuna considerazione. Per questo, in nome della sua ritrovata sensibilità verso i temi legati all’agricoltura e ai lavoratori dell’intero comparto, chiediamo che il presidente smentisca tutti i nostri dubbi, e si attivi immediatamente aprendo un tavolo di confronto con i sindacati di categoria, avviando concretamente politiche, programmi e azioni mirate per dare il giusto sostegno e reali opportunità di sviluppo all’agricoltura della nostra Regione”.