Cronaca nel reggino: eseguiti tre arresti in 12 ore
Gli agenti della Questura di Reggio Calabria hanno eseguito tre arresti in 12 ore. Il primo, nel pomeriggio di ieri, è avvenuto a seguito di una rapina consumata presso il supermercato Crai di via Santa Caterina.
Un uomo, con il volto travisato e armato di un coltello ha fatto irruzione all’interno dell’esercizio commerciale, minacciando una commessa affinché consegnasse l’incasso. Il rapinatore è poi fuggito a piedi.
L’immediato intervento del personale delle Volanti ha fatto scattare una attività certosina che, anche con il contributo delle telecamere installate all’interno del supermercato e presenti nelle vie limitrofe, ha portato poi alla identificazione del rapinatore.
Si tratta di un reggino di 48 anni, che è stato rintracciato nella sua abitazione ed arrestato per rapina aggravata. Durante la perquisizione domiciliare eseguita dagli agenti, sulla tettoia di una veranda è stato ritrovato un sacco nero in plastica con all’interno gli indumenti che si ritiene indossati dall’arrestato per effettuare il furto.
Il secondo arresto è scattato invece in via del Seminario, presso il centro di accoglienza Padre Catanoso, dove un soggetto molto agitato è stato segnalato alla Sala Operativa della Questura.
Il personale in servizio è intervenuto immediatamente identificando un 40enne di nazionalità rumena, pregiudicato per i reati di rapina, violenza e minacce a Pubblico Ufficiale, immigrazione clandestina e danneggiamento, che pretendeva senza avere alcun titolo di dimorare nel centro.
L’uomo è stato invitato dagli agenti a lasciare la zona ma lo stesso ha reagito inveendo contro il personale e spintonandolo con violenza. Il 40enne è stato quindi arrestato per resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale.
Il terzo arresto è stato effettuato nelle prime ore di oggi. Le Volanti sono intervenute in via Gebbione, su input della Sala Operativa, presso l’abitazione di una famiglia di origine marocchina.
Un uomo, sanguinante al collo, ha indicato ai poliziotti il fratello ancora presente come l’autore dell’aggressione, da poco subita per dei futili motivi.
La vittima avrebbe riferito agli agenti che il fratello lo aveva minacciato di morte e colpito con due seghe da legno. In seguito alla denuncia, l’aggressore, di 34 anni e regolare sul territorio italiano, si sarebbe nuovamente scagliato contro il congiunto ma è stato bloccato dagli agenti che lo hanno tratto in arresto per lesioni aggravate e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Dopo una perquisizione, nella camera dell’uomo, i poliziotti hanno trovato sopra un armadio le armi usate.