Soppressione sede Inps di Soverato, Cisl: “danno a tanti pensionati”
Il segretario generale della Ust Cisl Magna Graecia, Francesco Mingrone assieme al Segretario Generale della Fp Cisl Magna Graecia Luigi Tallarico esprimono forte preoccupazione rispetto al rischio di chiusura della sede Inps di Soverato.
La notizia, apparsa in questi giorni sui giornali sulla chiusura della sede Inps di Soverato, ha scatenato la reazione di Mingrone e Tallarico che, affidano ad una nota stampa, il loro grido d’allarme: “si tratta di un rischio che va scongiurato perché chiudere tale sede significherebbe privare un territorio molto ampio di un presidio fondamentale da Guardavalle fino alle Preserre”.
“Chiediamo, pertanto, - scrivono il segretario generale della Ust Cisl Magna Graecia, Francesco Mingrone e il Segretario Generale della Fp Cisl Magna GraeciA Luigi Tallarico – a Diego De Felice, Direttore regionale dell'Inps per la Calabria, di comunicarci se quella in questione è da considerare una fake news o, diversamente, se la sede di Soverato rispecchia i parametri previsti dalla direttiva di Boeri. Qualora, tuttavia, la sede soveratese non dovesse rispettare i suddetti parametri, sollecitiamo il De Felice a tenere conto di un altro fatto, vale a dire del parametro più importante su cui dovrebbe poggiare qualsiasi istituto erogatore di servizi per la cittadinanza: quello sociale”.
“I parametri stabiliti nella circolare di Boeri non tengono, infatti, conto della differenza geomorfologica tra territori, che non è una condizione indifferente, nonché delle condizioni socio economiche e politiche del territorio. Pertanto non ci si può limitare ai soli numeri e non si può ridurre una simile vicenda a un calcolo matematico. Il territorio, di cui parliamo, è un territorio con una spesa sociale bassa, con un numero sempre in ascesa di anziani e pensionati. Una sede di Inps ha, principalmente, un significato di rappresentanza e presidio territoriale. Un significato di civiltà – prosegue la nota - visto che è d’obbligo tenere conto, anche, della presenza di soggetti che ricorrono, sovente, a strumenti quali, ad esempio, gli ammortizzatori sociali”.
“Spostarsi, peraltro, di un sistema di trasporto pubblico locale non efficiente al massimo, diventerebbe un'impresa per molti. Insomma – closa - fare delle scelte senza tenere conto di tutti questi fattori costituisce un danno al territorio e all’utenza”.