Movimento per la Sovranità accoglie proposta del Mit su area integrata dei trasporti
La nuova Autorità portuale dello Stretto di Messina ha tutte le carte in regola per avviare una pianificazione coordinata della politica dei trasporti nell’area integrata tra le due città metropolitane, a garanzia della corretta funzionalità della mobilità, motore di sviluppo fondamentale dell’economia locale. In tale contesto ha fatto bene il Mit a “fare quadrato” e definire uno strumento di governance ottimale atto a garantire una visione unitaria del sistema trasportistico locale.
La proposta è stata ben accolta dal Movimento Nazionale per la Sovranità che spiega come “la Regione Calabria, ha costituito la “Conferenza permanente interregionale per il Coordinamento delle politiche nell’Area dello Stretto. Lo sviluppo del territorio metropolitano quindi non può prescindere da un’Autorità portuale unica, di sistema, che assicuri una risposta efficiente ed adeguata agli standard nazionali ed europei rispetto il trend crescente della domanda di mobilità. Perché, è giusto ricordare, come lo stato attuale dell’offerta dei servizi è assolutamente insufficiente a soddisfare la domanda e le esigenze dei pendolari”.
“Emerge in particolare: un periodo di esercizio fortemente limitato da un orario di “fine corsa” troppo anticipato rispetto alle esigenze del territorio dopo le 21 non è possibile attraversare lo Stretto di Messina con mezzi veloci; le frequenze sono piuttosto ridotte sulle tratte “Messina - Reggio Calabria” e “Villa San Giovanni – Messina; la regolarità dei servizi è scarsa a causa, principalmente, del numero limitato di mezzi e della vetustà del materiale marittimo; le stazioni marittime necessitano di un restyling in quanto insicure e scarsamente efficienti, seppur la Stazione di Reggio Calabria – Porto sia stata interessata da appositi interventi; i servizi marittimi non sono coordinati con i Trasporti Pubblici Locali automobilistici e ferroviari laddove esistenti”.
“Traguardando l’analisi alla mobilità delle persone, l’Istat 2015 evidenzia una “domanda” nell’Area dello Stretto di poco inferiore a 5mila spostamenti giornalieri per i motivi casa-lavoro e casa-scuola, tralasciando il flusso continuo veicolare che si registra per gli altri motivi – closa nota. Gli spostamenti complessivi, che coinvolgono le due città metropolitane, evidenziano una predominanza del pendolarismo da Reggio verso Messina circa 3.800 spostamenti al giorno mentre risultano più contenuti gli spostamenti relativi alla relazione Messina – Reggio poco più di mille spostamenti al giorno. Ovvero, in poche parole, occorre un significativo incremento di “offerta” (di servizio) per soddisfare la “domanda” di mobilità nell’area metropolitana dello Stretto”.