Convegno sul porto di Gioia Tauro, Agostinelli ripercorre i traguardi raggiunti
Il presidente dell’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno meridionale e Ionio, Andrea Agostinelli, ha partecipato al convegno dal titolo Al centro del Mediterraneo – Porto e Territorio, la sfida possibile, che si è tenuto presso la sala consiliare del Comune di San Ferdinando, organizzato dalla Federazione metropolitana del Partito Democratico e dall’amministrazione comunale. Di fronte una sala gremita, nel presentare il racconto positivo della crescita del porto di Gioia Tauro, il presidente Andrea Agostinelli ha voluto raccontare un percorso di lavoro straordinario che, simbolicamente, ha avuto inizio, circa dieci anni fa, attraverso un suo intervento pubblico organizzato nella sala consiliare del Comune di San Ferdinando, che oggi vede il finale raccontato esattamente nella stessa sala.
Il presidente Agostinelli ha quindi evidenziato l’importanza della sinergia, posta in essere negli anni, tra il pubblico e il privato, che ha visto mettere in campo scelte coraggiose e investimenti pubblici a sostegno della presenza degli imprenditori privati che, su Gioia Tauro, hanno scommesso e vinto attraverso i propri piani di sviluppo, contribuendo, insieme al settore pubblico, a rendere grande il porto di Gioia Tauro. A sostegno, in modo incisivo, dello sviluppo dello scalo, Agostinelli ha posto, altresì, la narrazione della sinergia tra le istituzioni pubbliche, in particolare quella esercitata con l'autorità marittima e i servizi tecnico-nautici, che hanno assicurato l’operatività e le alte performances raggiunte dallo scalo in termini di sicurezza della navigazione.
Si è, quindi, rivolto alla politica nazionale e regionale invitandola a destinare maggiore attenzione e risorse allo scalo portuale di Gioia Tauro, così come accade in altri porti nazionali, affinché lo scalo portuale di Gioia Tauro, primo porto di transhipment d’Italia, riceva il giusto riconoscimento nazionale e internazionale in vista di ulteriore sviluppo economico. Al centro del suo intervento, il presidente Agostinelli ha posto la descrizione della programmazione infrastrutturale del porto di Gioia Tauro, soffermandosi tra i lavori conclusi e quelli in corso di esecuzione, per giungere, passo dopo passo, ad evidenziare le prospettive di ulteriore crescita attraverso la nuova programmazione dell’ente.
Presenti all’incontro, tra gli altri, oltre il primo cittadino il sindaco Luca Gaetano, il segretario del Pd di Reggio Calabria, Antonio Morabito, il consigliere regionale del Pd Giovanni Muraca, il presidente dell’azienda Callipo Group, Pippo Callipo, la responsabile del terminal Automar a Gioia Tauro, Rosy Ficara, il segretario generale della Cgil Area Metropolitana Reggio Calabria, Gregorio Pititto, il presidente di Confindustria Reggio Calabria, Domenico Vecchio, il segretario Pd di Cinquefrondi, Lucia Alì, e il presidente dell’Accademia delle Belle Arti di Roma, Giuseppe Soriero, collegato online il senatore Antonio Misiani.
RIPERCORSI I LAVORI CONCLUSI
Nel corso del racconto, intorno allo sviluppo infrastrutturale del porto, il presidente Agostinelli, tra gli obiettivi raggiunti, ha illustrato il completamento della viabilità portuale che ha assicurato il pieno sviluppo della intermodalità interna allo scalo, attraverso la realizzazione del Ponte De Maria, necessario a garantire lo scorrimento della rete ferroviaria portuale che collega il gateway ferroviario, realizzato secondo gli standard europei e perfettamente funzionante attraverso i suoi sei fasci di binari da 750 metri. Mentre, a luglio scorso, è stata inaugurata la banchina di Ponente, propedeutica alla futura installazione del bacino di carenaggio che potrebbe garantire l’assunzione di ulteriore 100 lavoratori.
Tra le altre infrastrutture completate, anche, la struttura polifunzionale di ispezione frontaliera Pcf e gli alloggi di servizio della Capitaneria di porto. Con lo sguardo rivolto alle opere in corso, strategiche per l’ulteriore sviluppo dello scalo, i lavori di elettrificazione della banchina di Levante per i quali, attraverso fondi Pnrr, sono stati stanziati 66 milioni di euro. Si tratta di un’opera vitale per lo scalo perché risponde agli obblighi di sostenibilità ambientale, richiesti dall’Unione europea e da completare entro il 2026, in quanto finanziati dal Pnrr. Assicureranno l’alimentazione green delle mega navi che attraccheranno lungo i 4 chilometri di banchina del porto di Gioia Tauro.
Nell’evidenziare l’importanza rivestita dalle maestranze portuali e, quindi, la giusta attenzione a loro rivolta, il presidente Agostinelli ha illustrato i lavori di realizzazione di un immobile, già finanziati per un valore di 5,5 milioni di euro, dove saranno organizzati i servizi essenziali all’attività di prevenzione sanitaria e lavorativa, che rispondono ad esigenze di safety e security a tutela dei lavoratori portuali. Tra presente e immediato futuro, il presidente Andrea Agostinelli ha illustrato, anche, i progetti di ristrutturazione delle banchine Ro-Ro nel tratto E e la realizzazione del banchinamento a tergo del II Ro-Ro.
Per consolidare una delle peculiarità dello scalo di Gioia Tauro, unico porto in Italia capace di ricevere le mega portacontainer, grazie alla profondità dei suoi fondali, attraverso un finanziamento di 50 milioni di euro si procederà all’approfondimento dell’intero canale portuale. Mentre, tra i progetti lungimiranti, che puntano a garantire il primato di Gioia Tauro per ulteriori 50 anni, l’allargamento dell’imboccatura del porto, da 285 a 400 metri, fondamentale ad assicurare l’ingresso in sicurezza delle navi di futura generazione, caratterizzate dal fenomeno del gigantismo navale.
ASSICURATI ATRI POSTI DI LAVORO
Non ultimo, tra i risultati raggiunti, la disponibilità di nuove aree, adiacenti all’imboccatura portuale, da attrezzare a zona deposito al servizio della costruzione del Ponte sullo Stretto. Con lo sguardo rivolto agli altri scali, il presidente Agostinelli ha evidenziato l’avvio di un nuovo insediamento industriale, che ha permesso l’assunzione di 100 lavoratori nello scalo di Crotone, dove è stata, altresì, completata la riqualificazione del lungomare del porto Vecchio, che sarà inaugurato il prossimo 11 aprile.
Nel concludere il suo intervento, il pensiero del presidente Andrea Agostinelli è andato ai lavoratori portuali iscritti nelle liste dell’Agenzia portuale che, a breve, potrebbe essere trasformata in Impresa portuale ex art. 17 legge 84/94. Un altro tassello importante di crescita che vedrebbe la stabilizzazione di lavoratori da impiegare per dare risposte ai casi di picchi di lavoro e garantire, così, la piena operatività dello scalo.
