Immigrazione e caporalato, in Prefettura la relatrice Onu Urmila Bhoola
La Relatrice Speciale delle Nazioni Unite rappresentante dell’Onu, Urmila Bhoola dopo aver visitato un Centro di accoglienza straordinario di Reggio Calabria è stata accolta ieri al Palazzo del Governo dal Presidente della Commissione Territoriale e dal rappresentante dell’Ispettorato territoriale del Lavoro.
Nel corso della riunione è stata delineato un quadro generale della situazione degli immigrati sul territorio, con riferimento al numero delle domande presentate, a livello regionale, alla Commissione Territoriale riconoscimento dello status di rifugiato e ai relativi tempi di decisione. E’ stato anche affrontato il fenomeno delle vittime di tratta e la problematica dell’accoglienza dei migranti.
Il fuoco è poi passato sullo sfruttamento del lavoro, il fenomeno del “caporalato”, in particolare nella Piana di Gioia Tauro e delle frodi comunitarie da parte di aziende agricole. L’occasione è stata propizia per segnalare le azioni di contrasto messe in atto dalla Prefettura di Reggio Calabria, d’intesa con il Questore di Reggio Calabria ed i Comandanti Provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.
La strategia operativa di prevenzione, pianificata nel corso di riunioni di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, a partire dal 2016, ha consentito di conseguire importanti risultati: dal 2016 fino al mese di settembre 2018 sono state controllate 749 aziende, deferite all’Autorità giudiziaria 59 persone, effettuate 1762 perquisizioni personali e conteste sanzioni amministrative per 2.614.990 euro.
Le aziende controllate operano per lo più nel comparto agricolo o della trasformazione agro-alimentare, dove più forte è l’impiego di immigrati, ma anche nel settore dell’edilizia, della ristorazione e della panificazione.
Un Tavolo tecnico interforze, istituito presso la Questura, effettua, secondo linee-guida fissate dal Prefetto in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, pianificazioni operative settimanali, con le quali vengono di volta in volta individuati i territori sensibili, soprattutto nella Piana di Gioia Tauro ma anche in alcune aree della Locride.
I relativi servizi interforze sono integrati da personale dell’Ufficio Provinciale del Lavoro e dell’Azienda Sanitaria Provinciale e non si limitano ad accertare eventuali forme di sfruttamento ma riguardano anche controlli sulla regolarità dell’impiego, sull’assunzione della manodopera, nonché sulla igiene e sicurezza dei luoghi di lavoro.
L’incontro, molto cordiale, si è concluso con l’assicurazione da parte delle Autorità presenti che su tale delicato settore si continuerà a vigilare con ogni attenzione.