Dialisi. Nesci (Udicon): “prosegue nell’indifferenza la Via Crucis dei pazienti fino a Messina”
“Tanti, forse troppi, i proclami ai quali però non sono seguiti, come ci aspettavamo, fatti concreti per la soluzione del problema che vede coinvolti tanti pazienti sottoposti a dialisi nella città di Reggio Calabria, - scrive in una nota il Presidente Nazionale Udicon Denis Nesci - dove l'unità operativa di Nefrologia del Grande ospedale metropolitano ha raggiunto e superato da tempo il tetto della disponibilità di posti.
“E’ inconcepibile e vergognoso che si disponga di un solo posto-dialisi e che circa 52 dializzati siano costretti a recarsi nei centri più vicini per poter usufruire del servizio dialisi, affrontando lunghi viaggi con aggravio di ulteriori disagi e spese. Si tratta di una vera e propria Via-Crucis forzata per tanti pazienti costretti a sottoporsi a difficili terapie salva-vita”.
Nesci sottolinea come “già da tempo il Comune di Reggio Calabria aveva, individuato nei locali degli Ex Ricoveri Riuniti la struttura in cui collocare il nuovo centro dialisi della città, in virtù di impegni assunti nell'incontro al quale hanno partecipato rappresentanti degli enti locali e vertici dell'Asp. A tutt'oggi - continua Denis Nesci - la situazione rimane del tutto invariata nel generale disinteresse dei politici regionali e locali e dei vertici dell’Asp verso le indicibili sofferenze dei malati e delle loro famiglie; i giochi di potere sembra abbiano priorità sugli interventi tempestivi da prendere”.
“E’ intollerabile che decine di persone siano obbligate ad un calvario che li vede costretti a prendere l’aliscafo per raggiungere Messina, fare 4 ore di trattamento dialitico e poi tornare a casa. Sempre che ci sia la coincidenza dell’aliscafo, sempre che le condizioni atmosferiche lo consentano, sempre che sia in orario e che soprattutto non ci siano complicazioni post- trattamento” – batte Nesci.
“Per queste ragioni - conclude Denis Nesci - l’Udicon ha interessato la Prefettura di Reggio Calabria, che già lavora da tempo con un tavolo dedicato all’argomento, i responsabili politici regionali ed i vertici dell’Azienda Ospedaliera per conoscere quali urgenti interventi intenda adottare per risolvere definitivamente le problematiche afferenti ai dializzati reggini, in una logica mirata all'istituzione di un nuovo centro dialisi della città, al potenziamento del personale infermieristico e per sapere quali siano le cause ostative che producono ritardi sulle scelte relative a quanto sopra” – conclude la nota.