Munno alla VII Assise congressuale della Cgil Pollino-Sibaritide
Il sindaco di Trebisacce, Franco Mundo, intervenendo al congresso comprensoriale Pollino-Sibaritide-Tirreno della Cgil ha espresso apprezzamento per la scelta del Comune di Roseto quale luogo dove tenere la VII Assise Congressuale della Cgil, evento che è stato occasione per alcune importanti riflessioni legate al territorio.
“Sono compiaciuto per la scelta – ha dichiarato – in quanto è come se coinvolgesse anche Trebisacce, nell’ambito di una visione collettiva e unitaria del territorio, quale presupposto per una più ampia riforma dell’assetto territoriale, dove i piccoli comuni, proprio per le esigue risorse hanno difficoltà non solo a gestire ma anche a garantire i servizi essenziali. Ho condiviso la relazione generale del Segretario Giuseppe Guido, soprattutto nella parte relativa alle politiche sanitarie. Il Comune di Trebisacce è da sempre impegnato in questa battaglia. Sono ormai anni che lavoriamo per la riapertura dell’ospedale di Trebisacce, che se bene sia stata oggetto di un decreto da parte del Commissario Ad Acta, lo è anche di inspiegabili ritardi”.
“Noi – si legge nella nota del primo cittadino - siamo fortemente impegnati nel completamento della pianta organica, dei lavori, soprattutto quelli relativi alle sale operatorie, interessate da un finanziamento che tuttavia non vede partire il relativo appalto. Di questo siamo dispiaciuti e chiamo anche la Cgil, quale espressione delle più importanti forze sociali, a rendersi protagonista e parte attiva, perché la battaglia in difesa dei lavoratori è anche la battaglia per una nuova sanità, in linea con la previsione contenuta nella costituzione”.
“Allo stesso modo non deve mancare il supporto relativo alla questione del III Megalotto: noi abbiamo lavorato per il completamento del progetto, in presenza di oggettive e reali difficoltà, proprio per la necessità di coniugare la tutela e la difesa del territorio con quella di avere un’arteria stradale moderna e sicura, capace di sprigionare un indotto lavorativo economico e sociale. In tale contesto, - prosegue - è prevalsa necessità di realizzare la strada, tenendo conto anche delle priorità per la tutela del territorio. Si aggiunge a ciò il nostro impegno per garantire i servizi di assistenza alle fasce più deboli, ai disabili e agli anziani: non a caso abbiamo avviato, come comune capo ambito, una serie di progetti, ottenendo riconoscimenti e plausi da parte de Ministero degli Interni e dalla Regione Calabria, che ancora, purtroppo, non ha definito e approvato il primo piano di riparto, per far partire il secondo”.
A questo proposito, senza negare che la Calabria sia terra difficile, complessa, apprezzando lo sforzo del governatore Oliverio, non possiamo condividere il civismo imperante, perché la politica è fatta di persone, che, se governano bene, non devono avere paura di appartenere ai partiti. La responsabilità è più che altro del Consiglio Regionale, composta da Consiglieri che se pur molto critici nel privato, nel pubblico non riescono ad essere artefici e quindi protagonisti di quanto la legge gli attribuisce, cioè di una capacità propositiva per la soluzione dei problemi da sottoporre alla giunta regionale. Vediamo tutti quanto succede oggi a livello nazionale, le responsabilità di questo governo, che litiga anche sulle modifiche, pare, fatte di nascosto al decreto fiscale, prima approvato e poi contestato, perché teoricamente modificato”.
“Oggi come non mai la sinistra, quindi, ha la necessità di riorganizzarsi, di ritrovare dei valori, dei modelli, dei principi capaci di aggregare tutti coloro che hanno a cuore le sorti dell’Italia e dei loro territori, perché divisi ancora una volta perdiamo, mentre uniti competiamo. Dobbiamo ritrovare questi valori, offrire suggestioni e speranza ai giovani, ai lavoratori, ai disoccupati, ai precari, perché intorno ad una proposta propositiva di buon governo possiamo ritrovarci tutti insieme” – dice ancora Mundo.
“Il sindacato ha una funzione importante, perché oltre quella di difesa e tutela dei lavoratori, ha anche quella politica, in quanto espressione di forze sociali, e quindi deve, come ha saputo fare fin ad ora, nonostante difficoltà interne, essere un pungolo e uno stimolo per le forze politiche. C’è pertanto la necessità di operare tutti insieme: forze sociali, forze del lavoro, associazioni e forze politiche. Da parte nostra non mancherà la proposta di porre al centro uomini, donne, le comunità, e soprattutto le nostre bellezze, culturali, turistiche, paesaggistiche, e ambientali, perché riteniamo oggi, come non mai, necessario fondare il nostro percorso di sviluppo e crescita sulle nostre ricchezze, bandendo lo stereotipo di amministratori assistiti”.
“Noi – conclude la nota - dobbiamo avere la forza e la capacità di fondare il nostro lavoro sul nostro patrimonio, perché è giunto il momento di porre al centro della rinascita della Calabria i nostri comuni e i nostri territori”.