Bonifica industriale a Crotone, Correggia: Facciamo attenzione alla corruzione
“Nei giorni scorsi ho interpellato il Ministro dell’Ambiente Costa. Gli ho chiesto di voler valutare la possibilità di promuovere un dibattito pubblico sulla bonifica, in città, con la sua presenza e quella dei tecnici del Ministero e di Syndial. Considerate questa richiesta come l’ultimo tentativo in difesa del territorio e della popolazione che sente forte il bisogno della presenza dello Stato, lo stesso Stato che in tempi recenti ha abbandonato questa terra, e che, con il voto del 4 Marzo, ha chiesto a gran voce con il Governo del Cambiamento”. È quanto scrive in una nota stampa Andrea Correggia, portavoce del MoVimento 5 Stelle Crotone
“L’ho fatto – si legge - perché è una delle proposte fatte dai cittadini nell’incontro tenutosi il 9 settembre c.a., nel tour regionale organizzato dal Movimento 5 Stelle “da rifiuti a risorsa” che si è tenuto nella nostra città, le stesse perplessità sono uscite fuori durante un altro evento dal nome “bonifica: declino o rinascita”, tenutasi il 13 ottobre. Sono oramai anni che si discute in città circa la bonifica del territorio, in particolar modo quella della zona ex-industriale. Da tempo numerose sensibilità si confrontano e discutono in merito all’efficacia e bontà di quanto previsto dal decreto POB fase I e II, ma soprattutto dei potenziali rischi e pericoli per la collettività tutta, presente e futura.”
“Per tutte queste ragioni, il gruppo consiliare del M5S, - scrive ancora Correggia - preoccupato per le sorti del territorio, da tempo, ed in varie occasioni e forme, ha provato democraticamente a far presente i dubbi chiedendo un’assemblea pubblica, anche formalmente e in termini di legge, come la richiesta indirizzata al nostro Sindaco Ugo Pugliese, protocollata il 02/05/2017 con il n.23785/I, ai sensi dell’art.15 dello Statuto Comunale, al fine di ottenere una discussione per una bonifica reale ed efficace. Vari e purtroppo vani i tentativi di stimolare il dialogo con l’amministrazione, con assemblee e comitati ufficiali e spontanei, che hanno dato la disponibilità a condividere dati, conoscenze, informazioni: ma nulla di ciò è stato concesso. Non ci è mai stata data la possibilità di poter dire la nostra per poter esplicare le ragioni e manifestare le preoccupazioni più profonde che ogni crotonese serba in sé.”
“Il Movimento 5 Stelle, da sempre, - si continua a leggere nella nota - ha tentato di capovolgere la piramide del potere, facendo entrare i cittadini nelle istituzioni, senza intermediari, e promuovendo la loro partecipazione nella scelta degli indirizzi politici da dare alla città. Per questo credo sia forte il bisogno di un confronto reale delle istituzioni con e tra i cittadini. Gli stessi che, il 4 marzo, hanno votato con forza il M5S, con un risultato storico in Calabria. Mai nessuna forza politica, sola, ha potuto esprimere 18 parlamentari, tutti insieme in una legislatura! Allora, mi rivolgo anche a loro, i cittadini hanno bisogno di voi, avete tutti caratteristiche e peculiarità diverse, di cui la Calabria ne sente il bisogno. È ora di portare il cambiamento nella nostra Regione. Potrete farlo, portando risposte al territorio, solo se le vostre singole forze diventano un’unica onda. Oggi i cittadini di Crotone chiedono, vogliono, esigono questo confronto che mai nessuno gli ha concesso. Solo così potrete dare le risposte migliori.”
“L’Italia – si legge infine - è tra i paesi più corrotti al mondo, tra i fattori più influenti della corruzione è la mancata trasparenza. Non stiamo parlando di bustarelle, ma di comportamenti non corretti nella pubblica amministrazione.
Non scordiamoci che la nostra provincia è stata decapitata dall’inchiesta Stige, che ha portato all’arresto del presidente della provincia e altri sindaci nel crotonese. Non dimentichiamo neanche che questa Amministrazione ha assunto nello staff del sindaco un consigliere di opposizione, oppure che una consigliera comunale, poco prima di subentrare al posto dell’attuale assessore Pesce, ha ricevuto un incarico da parte di questo Comune, o che vengono dati incarichi alla nipote di un assessore. Questo è un paese che vive con lo spettro della corruzione e per questo il popolo Crotonese non può rimanere a guardare ma deve essere protagonista nella discussione sulla bonifica.”