Reggio. Pianificazione territoriale: Ordini professionali riuniti per parlarne
Il mondo delle Università, delle professioni tecniche e delle imprese, insieme per definire i bisogni e gli ambiti della pianificazione e valutazione strategica delle città e dei territori.
A confrontarsi su questa tematica, nei giorni scorsi a Reggio Calabria, il futuro rettore dell’Università Mediterranea, Santo Marcello Zimbone, affiancato dai rappresentanti di tre importanti Dipartimenti, Pau, Darte e Diceam, nonché degli Ordini degli Architetti di Reggio Calabria, Messina e Catanzaro e di Confindustria di Reggio Calabria.
L’occasione è stata la conferenza stampa di presentazione del Master universitario di II° livello in “Pianificazione e valutazione strategica delle città e del territorio” che sta già riscuotendo, a pochi giorni dal lancio, notevole interesse per le caratteristiche ma soprattutto per le opportunità che offrirà in termini di formazione e competenze quanti ne conseguiranno il titolo.
“La pianificazione è uno strumento che può procurare dei benefici enormi ma anche dei danni - ha detto Zimbone. Formare delle persone in questo settore, in maniera ricorrente è fondamentale sia perché le leggi e le norme cambiano rapidamente, sia perché spesso si è chiamati a compiere delle scelte di natura strategica dimenticando, altrettanto spesso, di tenere presente gli elementi caratterizzanti gli indici di complessità. In ciò, il coinvolgimento degli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri, è un tassello importante perché il polso della situazione lo si ha e lo si governa se c’è il contatto con il mondo professionale. Cerchiamo di soffiare un vento di entusiasmo e collaborazione - ha ribadito il futuro rettore - perché soprattutto Architettura e Ingegneria sono in un momento di “riflessione” dal punto di vista della didattica e, tengo particolarmente che questo momento sia condito dal compendio delle idee che provengono non solo dall’interno del mondo universitario, ma soprattutto dal mondo che ci sta intorno: professionisti e imprese”.
Interdisciplinarietà, rapporto con gli ordini professionali e le organizzazioni imprenditoriali, attenzione ai problemi del territorio sono stati gli argomenti portanti del seguitissimo incontro moderato dalla giornalista Giulia Fresca.
“Abbiamo il dovere di essere Università in questo territorio - ha detto il Direttore del Master, Francesco Calabrò. L’università che si relaziona fuori dalle mura universitarie e la cultura della valutazione che diviene un tutt’uno con la pianificazione. Abbiamo la convinzione che questo cambio di paradigma, nel passaggio da una pianificazione puramente formale ad una pianificazione sostanziale che guarda ai bisogni reali, ai problemi reali ma anche alla fattibilità degli interventi, sia la vera strada da seguire. Non a caso - ha proseguito Calabrò - questo connubio tra pianificazione e valutazione diventa forte perché significa ipotizzare soluzioni ma verificarne, contestualmente la fattibilità e la sostenibilità, ambientale ed economica. Attraverso questi nuovi approcci possiamo innescare processi di rinnovamento nel modo di governare le trasformazioni dei territori e creare quelle condizioni che servono per far ripartire al Calabria, attraverso una serie di confronti ed attraverso le figure professionali che andremo a formare ma anche attraverso una serie di iniziative che avvieremo nel corso di questa attività”.
La richiesta di confronto e coinvolgimento è stata oggetto degli interventi del presidente dell’Ordine degli Architetti di Reggio Calabria, Salvatore Vermiglio, che ha sottolineato “la necessità di una figura competente che possa divenire il project manager della pianificazione capace di coordinare gli aspetti strategici in sinergia con le diverse competenze ma con la profonda conoscenza delle norme e delle leggi”, il componente del Consiglio dell’Ordine degli Architetti di Messina, Fabrizio Ciappina e di Gianmarco Plastino, dell’Ordine degli Architetti di Catanzaro.
Quasi tutti gli Ordini professionali di Ingegneri ed Architetti della Calabria hanno inviato la loro adesione e sostegno al Master il cui termine di iscrizione è fissato al 22 novembre prossimo.
“Il Master ha una sua radice nel passato - ha detto il Direttore del Dipartimento Pau, Tommaso Manfredi - in quanto è storia del Edoardo Mollica scomparso con il sogno di formare figure professionali specializzate con il concetto della multidisciplinarietà a cui oggi aggiungiamo il contesto dell’area vasta che deve operare con la rete dei territori per i territori e la crescita complessiva. Pensare ad un nuovo corso di laurea in Pianificazione e Valutazione Strategica potrebbe essere un elemento di futura analisi per la crescita dell’offerta formativa dell’Ateneo”.
“La figura che dovrebbe venir fuori dal Master - ha detto Vincenzo Barrile del Diceam - dovrebbe essere multidisciplinare e tener conto dell’informatizzazione delle diverse attività di rilievo, importanti per la gestione e la conoscenza del territorio con strumenti tecnologicamente avanzati e innovativi”.
Fortemente entusiasta e propositivo con l’iniziativa dell’Università Mediterranea è stato il presidente di Confindustria di Reggio Calabria, Giusepe Nucera, accompagnato da Vincenzo Tavernese, componente del Gruppo Giovani Imprenditori.
“C’è un forte bisogno di conoscenza e di marketing territoriale ed industriale - ha detto Nucera - così come c’è reale bisogno di interazione con il mondo accademico e quello delle professioni per creare figure di sempre maggiore spessore che ci aiutino ad attrarre investitori allontanando definitivamente il rischio di un fallimento complessivo delle nostre risorse. I tempi con cui evolve la società oggi sono diversi da quelli del passato. La pianificazione passata deve affrontare una revisione ed un ripensamento generale a cominciare dalla città metropolitana, oggi solo sulla carta”.
“Abbiamo bisogno di uscire dalla formazione ridotta ad un corso quinquennale di Architettura e guardare sempre più alla crescita post universitaria - ha ribadito il Responsabile Scientifico del Master, Giuseppe Fera. Occorre guardare avanti e pensare alle nostre radici. Questa sede di Reggio Calabria è stata la prima, insieme allo I’Uav di Venezia in cui si avvio un corso di pianificazione territoriale urbanistica ed ambientale. Era il 1975 e, mentre la disciplina è andata avanti, la parte didattica si è fermata. Oggi, che è forte la richiesta da parte della società tutta, è necessario riprendere la forte tradizione che questa università ha avuto nel campo della disciplina urbanistica aggiungendo la multidisciplinarietà per scongiurare l’impoverimento culturale”.
Il Master II livello in “Valutazione e pianificazione strategica della città e del territorio” si propone di formare figure professionali con competenze finalizzate alla elaborazione di piani strategici in ambito urbano e di area vasta, nonché delle procedure di valutazione ambientale ed economica ad essi legate. Il percorso formativo, rivolto a laureati magistrali in Architettura, Urbanistica, Ingegneria Civile, Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio, nonché discenti in possesso di titoli di studio rilasciati da Università straniere, avvalendosi di competenze multidisciplinari, si articola in tre ambiti, ognuno sviluppato in moduli didattici, stage/project work e ricerca-azione.