Due giorni all’Università Mediterranea dedicati allo spopolamento dei piccoli borghi
Dal 7 al 9 novembre, l’Aula magna Quaroni di Architettura dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria ospiterà il convegno internazionale “Un paese ci vuole. Studi e prospettive per i centri abbandonati e in via di spopolamento”.
Il convegno intende analizzare, in una dimensione internazionale, gli effetti dei processi di abbandono dei piccoli centri sul patrimonio culturale dato che oggi il fenomeno sta emergendo diffusamente in tutta la sua gravità, nonostante la crescente sensibilità verso temi legati alla salvaguardia del patrimonio culturale e a una maggiore propensione verso stili di vita partecipi alle problematiche ecologiche e sociali connesse ai grandi centri urbani.
In effetti, quella dei piccoli centri, spesso situati in aree marginali, interne e montane, è quasi sempre una storia fatta di partenze e di abbandoni ma solo raramente di ritorni. Emigrazione economica, denatalità, catastrofi naturali, epidemie, eventi bellici, cambiamenti climatici, nuove reti infrastrutturali, mutamenti socio-culturali sono solo alcuni dei fattori che nel corso dei secoli, in maniera congiunta o singolarmente, in modo repentino o graduale, hanno spinto e, specie in Italia, continuano a spingere le popolazioni ad abbandonare i loro luoghi di origine.
Perdendo abitanti, le comunità locali rischiano di smarrire la propria identità culturale, il patrimonio architettonico si degrada più rapidamente, le attività economiche vengono abbandonate, tradizioni millenarie rischiano di essere dimenticate. A ciò si aggiunga il considerevole aumento del rischio di dissesto idrogeologico, connesso alla mancata cura del territorio, mentre parallelamente, cresce la congestione nei centri urbani. Il convegno intende quindi avviare un’ampia riflessione sulle strategie atte a contrastare il fenomeno dello spopolamento e individuare alcune tra le possibili modalità per la valorizzazione anche economica dei piccoli centri.