Gioia Tauro, svolta l’assemblea sindacale per la stabilizzazione dei precari
Venerdì scorso si sono svolte due assemblee a sostegno della vertenza ex Lsu/Lpu che ha visto la partecipazione di centinaia di lavoratori, ed è servita a riaccendere i riflettori su una vertenza storica della Calabria, che si trascina ormai da troppi anni.
La prima assemblea si è svolta presso la sala del Consiglio Comunale di Gioia Tauro - per i Segretari Generali delle Organizzazioni Sindacali: Nidil Cgil Patrizia Giannotta ed il Segretario Generale Regionale Antonio Cimino - per la Cisl Fp il Segretario Generale Vincenzo Sera – Giuseppe Rubino Segretario Generale Aggiunto e per la Uil Temp il Segretario Generale Stefano Princi, così come è stato sottolineato con forza nel corso delle due assemblee - spiegano i Segretari Generali è arrivato il momento che, al termine dei 4 anni di contrattualizzazione, si proceda all’immediata stabilizzazione dei lavoratori interessati rimarcando come ormai gli stessi siano divenuti indispensabili per le attività degli Enti utilizzatori.
E’ stato scandito a gran voce, che la “vertenza relativa ai lavoratori a tempo determinato provenienti dall’ex bacino Lsu/Lpu richiede interventi urgenti anche a fronte della ormai imminente scadenza del contratto di lavoro”. Tutti i rappresentanti di Nidil Cgil, Cisl Fp e Uil Temp presenti alla riunione, unitariamente, hanno ribadito che “gli ex Lsu ed Lpu della Calabria nonostante le molteplici contrattualizzazioni che hanno consentito loro di maturare il diritto alla stabilizzazione, rischiano che la tanto sognata stabilizzazione possa svanire il 31 dicembre 2018”.
A voce unanime le Organizzazioni Sindacali hanno ribadito che “indietro non si torna, come non si consentirà a nessun Comune di continuare a reclutare personale dall’esterno in presenza delle professionalità interne di quei lavoratori che da anni prestano servizio presso i comuni. La recente convenzione tra Regione e Ministero del Lavoro, oltre a stanziare risorse insufficienti, non tiene conto dei lavoratori ex Lpu, quindi una convenzione che non andava sottoscritta così come definita”.
Fin dall’inizio della vertenza, il Sindacato Confederale ha delineato chiaramente e senza dubbi la strategia che dovrà essere seguita per raggiungere l’auspicato traguardo delle stabilizzazioni. E’ necessario, innanzitutto, ottenere dallo Stato lo stesso finanziamento di 50 milioni erogato fin’ora e contemporaneamente la sua storicizzazione, in modo che questo, integrato dalle risorse stanziate dalla Regione pari a circa 38 milioni, possa garantire la retribuzione dell’intero bacino. Ma occorre, altresì, ottenere le deroghe ai vincoli assunzionali che gli Enti in cui i lavoratori prestano servizio oppongono quale impedimento all’inserimento nei piani di fabbisogno.
La complessità di tale vertenza, che individua principalmente il Ministero del Lavoro come controparte, non esclude però livelli di confronto anche con la Regione, perché rapidamente emani i provvedimenti normativi, tante volte annunciati, riguardo all’incentivo all’esodo dei lavoratori e alla possibilità di mobilità tra Enti finalizzata a conseguire la stabilizzazione nelle Amministrazioni più capienti. Ineludibile anche il confronto con Anci, così come già chiesto al tavolo regionale, al fine di avere chiara la condizione degli Enti, riguardo la loro capacità e disponibilità a procedere al definitivo inserimento in ruolo. Nell’Assemblea di Siderno si è registrata la partecipazione del Vice Presidente dell’Anci il Francesco Candia che si è impegnato a far partecipare una delegazione di Sindaci della Locride, alla manifestazione dl 16 novembre all’Utg di Catanzaro.
Lo Stesso Vice Presidente, dice che “oggi, non stabilizzare o non dare la possibilità alla stabilizzazione, sono delle responsabilità di fronte alle quali non ci si può tirare indietro, soprattutto perché tale condizione non è più tollerabile in uno Stato Civile. Numerosi gli interventi anche dei lavoratori che hanno manifestato un grande malessere ma una gran voglia di continuare a lottare per difendere con tutti i mezzi il posto lavoro. Ci ritroviamo, a distanza di molti mesi, nella stessa se non peggiore situazione di qualche anno fa dove, per l'appunto, si registravano ritardi e inadempienze. La situazione è ancor più grave se si pensa che, dopo un ventennio di promesse vane, si era creduto che le cose stavano veramente per cambiare ed invece ci rendiamo conto che oltre al danno si debba subire la beffa”.
“Il problema va affrontato adesso, tutti assieme, primi fra tutti i Sindaci, - si legge ancora nella nota -che dovranno manifestare la loro reale volontà circa la stabilizzazione di questi lavoratori, che da oltre 20 anni contribuiscono a garantire i servizi alle comunità in Enti di grandi e piccole dimensioni. Volontà che va riscontrata nella previsione di queste figure professionali nei Piani triennali di fabbisogno del personale. Per questi motivi la Legge di Stabilità’, di imminente approvazione, dovrà prevedere lo stanziamento dei relativi fondi e provvedimenti certi per la risoluzione dell’annosa vicenda. Le OO.SS. rinnovano l’appello alla delegazione parlamentare calabrese affinché siano esercitate le dovute pressioni istituzionali nei confronti del Governo in continuità con il percorso avviato negli ultimi tre anni”.
“Analogo impegno viene chiesto al Presidente Oliverio. Su queste basi le Organizzazioni Sindacali continueranno, - chiosa - come sempre, a lavorare nell’esclusivo interesse dei lavoratori e a ricercare tutte le opportune sinergie a livello politico, istituzionale e sociale. Tale impegno proseguirà con la manifestazione di giorno 16 novembre davanti alla Prefettura di Catanzaro dove sarà consegnato al Prefetto un documento contenente le richieste delle OO.SS”.
“Il Prefetto di Catanzaro si dovrà fare portavoce di questa grave problematica presso il Governo centrale. Ulteriori specifiche iniziative saranno messe in atto fino a quando non si raggiungerà un buon esito della vertenza”.