Uomini sull’orlo di una crisi di nervi: 5 attori nei panni di mariti infedeli e novelli sposi
La commedia Uomini sull’orlo di una crisi di nervi, andata in scena ieri sera al teatro Francesco Cilea, e scritta da Alessandro Capone e Rosario Galli nella veste anche di regista, è un successo e segna il secondo tutto esaurito per la stagione teatrale dell’Officina dell’Arte.
Una storia attuale che verte su un gruppo di amici maschi in difficoltà con le donne e alle prese con i soliti problemi di coppia che provano a dimenticare per una sera dilettandosi con il poker, le bevute, gli insulti, i panegirici sull’essere buoni mariti, infedeli, novelli sposi, padri. Sul palco, cinque fuoriclasse, cinque splendidi attori abili a coprire con il corpo e la voce, ogni spazio della scena impedendo così le creazioni di inutili vuoti teatrali. Il pubblico è stregato dal mattatore Federico Perrotta, amatissimo da Reggio Calabria per le sue precedenti performance da solista e con l’amico-attore Pino Insegno, dal bello e tenebroso Andrea Carli, dal gagliardo Salvatore Mincione dall’impetuoso Ferdinando Smaldone e dalla sensuale Valentina Olla che, con il suo vestito red passion, entra dalla platea come una diva.
In due ore piene di risate e di riflessione, si mette a nudo la crisi del maschio italiano, tra pacche sulle spalle, tranquillanti, tradimenti, telefonate continue alle compagne ma quello che colpisce di più, è la bravura di un cast che non ridicolizza l’atavico problema del rapporto uomo-donna, lo affronta con semplicità e in modo schietto. Ogni attore riesce ad esprimere un suo status, che poi in realtà, ognuno ci si può tranquillamente ritrovare, e lo fa con un’innata disinvoltura che sembra di essere davvero a confronto con amici d’infanzia.
Gli applausi sono scroscianti per Andrea, Salvatore, Ferdinando, Federico, Valentina che, da brava e attenta mamma, non può non cogliere il calore e la felicità di una comunità che, anche grazie all’Officina dell’Arte, si è riappropriata del suo teatro.
"Andate a teatro, riempite le sale. Come si fa a non innamorarsi del vostro Cilea? – domanda la dolce Olla – Il teatro fa bene al cuore, alla mente e gli artisti hanno bisogno della vostra energia, del vostro affetto. Grazie Reggio Calabria".
Valentina ha perfettamente ragione: molti restano stregati dal fascino della massima culla dell’arte reggina e tanti ci ritornano per essere di nuovo avvolti da quella sana e pura energia ma ha sottovalutato l’insegnamento più grande che, ieri sera, il team attoriale di Uomini sull’orlo di una crisi di nervi ha lasciato alla città: “da soli possiamo fare così poco; insieme possiamo fare così tanto”.