Pannofino al Cilea con la commedia “Bukurosh, mio nipote”

Reggio Calabria Tempo Libero

Dopo lo straordinario successo de "I Suoceri Albanesi" con una tournèe di 200 repliche in tutta Italia, gli attori Francesco Pannofino ed Emanuela Rossi, tornano a raccontarsi in "Bukurosh, mio nipote" di Gianni Clementi in scena il 4 dicembre al teatro "Francesco Cilea", terzo appuntamento targato Officina dell'Arte.

Una storia divertente che parla di integrazione, rapporti umani, famiglia e tanto altro e che vede protagonista Lucio, interpretato dall'istrionico Pannofino, consigliere comunale progressista; Ginevra, la bellissima Emanuela Rossi, chef in carriera di cucina molecolare e la loro figlia 17enne Camilla (Elisabetta Clementi); Corrado (Andrea Lolli) Colonnello gay in pensione; Benedetta (Silvia Brogi), titolare dell’erboristeria sotto casa; Igli (Maurizio Pepe), albanese, titolare di una piccola Ditta edile e Lushan (Filippo Laganà), il suo giovane fratello.

Il pubblico per quasi due ore, vedrà scorrere il cambiamento dei tempi, le mode, le tendenze e i protagonisti della storia, leggera e divertente, dimostreranno alla fine, di saper vivere il cambiamento con semplicità e spontaneità.

"Siamo un cast molto affiatato e gli spettatori si affezioneranno ai personaggi - afferma l'attore Pannofino entusiasta di venire a Reggio Calabria con una commedia che sta riscuotendo da Nord a Sud sold-out e buone critiche - Tratteremo con leggerezza situazioni quotidiane che faranno riflettere ma anche, strapperanno tante risate. Lo spessore narrativo è fluido e innesta delle domande in chi lo vede. Tipo: “e se capitasse a me come reagirei?” Ma Lucio e Ginevra ritroveranno la loro unione e il bambino che ha il nome imposto per linea paterna, Bukurosh, arriverà a riunire tutta la famiglia, amici compresi, sotto nuove e più serene relazioni”.

La commedia porta la firma del regista Claudio Boccaccini e con l'autore Gianni Clementi, apprezzato fra i cultori del genere, svilupperà con sensibilità il tema dell’integrazione, evidenziando il contributo positivo che le nuove culture possono apportare alla nostra società.

"Tra battute e situazioni divertenti ed imbarazzanti, racconteremo una faccia della società contemporanea - continua Francesco Pannofino - Un rigraziamento va fatto all’Officina dell’Arte e al direttore artistico Peppe Piromalli che ci ha voluto nella sua kermesse teatrale ma soprattutto, dobbiamo ringraziare chi investe nei luoghi di cultura, chi restituisce alla città luoghi dove si possa fare e portare arte, spettacolo, musica. Questa è una grande operazione di vita. Il teatro fa bene a chi lo fa e a chi lo vede. Il teatro racconta la vita quotidiana alleggerita a volte, da situazioni paradossali. Reggini venite al Cilea il 4 dicembre, passeremo una serata piacevole insieme, lo spessore narrativo è molto forte ma la storia è divertente e i suoi personaggi sono bizzarri. E poi, sarà una buona occasione per urlare, in modo corale, un “bravi” al team Officina”.