Picchiata per anni dentro casa, rischia lo sfregio con l’olio bollente: in carcere il marito
Un carattere “violento e geloso” che l’avrebbe portato - e per diversi anni - a maltrattare la moglie. Una triste storia, l’ennesima, di violenza tra le mura domestiche con la vittima non solo minacciata di morte ma in un caso - in cui l’uomo era rincasato ubriaco - che ha rischiato anche di rimanere sfregiata in volto con dell’olio bollente.
Il tutto davanti agli occhi dei figli che in più occasioni hanno avuto la forza di impedire al padre di portare a termine le sue gesta.
Su questo spaccato hanno indagato gli specialisti della Squadra Mobile reggina, in particolare della Sezione Reati contro la persona, che ieri hanno fatto scattare le manette per il marito, un 39enne della città dello Stretto per il quale si sono spalancate le porte del carcere.
Le investigazioni, coordinate dal Procuratore Aggiunto Gerardo Dominijanni e dal Sostituto Paola D’Ambrosio, avrebbero così portato alla luce una relazione coniugale contrassegnata da episodi abituali di maltrattamenti sia fisici che verbali.
Un atteggiamento di prevaricazione del coniuge alimentato - secondo gli investigatori - da un “profondo astio verso la famiglia di origine della donna”, a cui veniva anche impedito di incontrare i parenti. Una volta a casa, spesso ubriaco, l’uomo, dava poi sfogo alla sua rabbia, aggredendo la moglie più volte al giorno.
Quanto appurato dagli uomini della Mobile nel corso delle indagini, ha permesso di ottenere un provvedimento restrittivo immediato a carico del 39enne che è così finito, per ora, tra le sbarre.