Martellate alla moglie, nuove gravissime contestazioni per 54enne rossanese
Nuovo interrogatorio disposto dal Pubblico Ministero per il 54enne rossanese T.S., difeso di fiducia dall’Avvocato Francesco Nicoletti, e già indagato per il tentato omicidio della moglie, colpita in testa con un martello per chiodi e procurandole così una ferita lacero contusa.
Le nuove contestazioni scaturirebbero da una integrazione di denuncia sporta dalla vittima che avrebbe riferito altre gravissime aggressioni da parte del coniuge.
Nello specifico - per come denunciato dalla donna - in seguito ad una discussione verificatasi nel marzo dell’anno scorso, per futili motivi, l’uomo le avrebbe spruzzato dell’alcool sul petto appiccando poi il fuoco con l’accendino e causandole delle lesioni gravissime che, oltre a mettere in pericolo la sua vita, hanno causato degli sfregi permanenti sul mento e sul volto.
In quella circostanza la donna era stata trasportata nell’ospedale di Rossano dove, dopo averla visitata e curata, i sanitari avevano refertato “ustioni di II e III grado sul torace base collo, sul collo, sul mento, sul volto (metà inferiore fino al labbro inferiore e alla punta del naso) interessanti all’incirca il 10% della superficie corporea”.
In altri episodi contestati il 54enne avrebbe anche maltrattato fisicamente e verbalmente la moglie, colpendola in due occasioni con un martello e causandole, anche in quella circostanza, delle lesioni gravi oltre che mettendone in pericolo la sua vita.
Per le nuove accuse la Procura ha contestato all’indagato le aggravanti di aver “cagionato lesioni personali gravi e gravissime” e di aver “commesso il fatto contro il coniuge e in occasione della commissione del delitto di maltrattamenti in famiglia”.
Nel corso dell’interrogatorio condotto dal Pubblico Ministero, il 54enne, alla presenza del proprio difensore, avrebbe contestato punto per punto tutte le nuove accuse negando ogni addebito.
In particolare, avrebbe ricostruito la vicenda relativa alle ustioni dichiarandosi totalmente estraneo ai fatti.
L’Avvocato Nicoletti, al termine dell’interrogatorio, si è riservato di depositare della documentazione per chiarire meglio la posizione del proprio assistito.