Beccata la banda della “spaccata”, è accusata di una quindicina di furti
Erano rapidi nell’azione. Preso di mira l’obiettivo, con un mezzo rubato - un’auto o in un caso addirittura uno scuolabus - sfondavano la vetrina dei negozi e facevano così scattare la rapina.
Un sistema che gli inquirenti conoscono bene: lo chiamano la “spaccata”. In questo caso, poi, i malviventi, erano anche ben organizzati.
Eseguivano prima un sopralluogo per individuare gli obiettivi, prevalentemente distributori di benzina, bar, edicole, sale giochi e rivendite di pneumatici.
Poi, con i veicoli rubati precedentemente, utilizzati appunto come degli arieti, entravano prepotentemente negli esercizi commerciali.
Durante l’esecuzione dei furti, infine, creavano intorno agli obiettivi quella che viene definita un’ampia area di rispetto, ovvero tenuta sotto controllo dai cosiddetti “pali” e da “vedette dinamiche”.
Un metodo che, alla fine, ha consentito di portare a termine una quindicina di colpi tra il cosentino, il reggino, il catanzarese ma anche nel tarantino, consentendo di accaparrarsi un bottino stimato in circa 200 mila euro.
A mettere fine alle “incursioni” sono stati stamani i carabinieri di Paola. All’alba è scattata l’operazione non a caso denominata “Ariete”.
I militari hanno eseguito nove arresti tra i comuni di Celico, Cosenza, Corigliano-Rossano e Napoli, contestando agli indagati e a vario titolo il furto pluriaggravato continuato ed in concorso.
Le indagini sono partite nel mese di settembre del 2016 e si sono concluse nel dicembre dell’anno dopo, nel 2017, documentando l’operatività del gruppo criminale, composto da pregiudicati italiani e romeni e specializzato nei furti con la “spaccata”.
Ricostruite in particolare 13 rapine e altre due tentate rapine, e la commissione del furto di quattro mezzi di trasporto, poi utilizzati contro le attività bersaglio.
Le investigazioni sono state condotte dai Carabinieri della Compagnia di Paola (al blitz hanno partecipato anche i colleghi di Cosenza e Napoli e i Cinofili di Vibo Valentia).
Le misure cautelari in carcere sono state emesse dal Gip di Paola Rosamaria Mesiti, su richiesta del Procuratore Pierpaolo Bruni e dei Sostituti Antonio Lepre e Rossana Esposito.
I NOMI DEGLI ARRESTATI
Sono due cosentini e sette romeni, alcuni di loro solo di origine, ma nati in Italia, i componenti della banda smascherata nel corso dell’operazione “Ariete”.
Si tratta di: Cosimo Berlingieri, 35 anni, e Giovanni Spataro, 56 anni, rispettivamente di Cosenza e di Celico, e poi Nelu Bala, 27 anni, Vandan Florin Silaghi, 23 anni, Ciprian Andrei Lacatus, 25 anni, Gratian Angel, 41 anni, Cosmin Darius Rostas, 23 anni, Marius Cutitar, 34 anni, e Giovanni Lavinio Silaghi, 27 anni.
Al momento non si hanno tracce di Cosmin Darius Rostas e Giovanni Lavinio Silaghi. Gli altri arrestati sono stati assicurati alla giustizia.