IncontrArti fa tappa nella bottega del maestro tessitore Domenico Caruso
Saranno i racconti della sua arte e i pregiati orditi lavorati a mano con abile tecnica di tessitura dal maestro Domenico Caruso il leit motiv della seconda tappa di “IncontrArti - attività aperte alla cultura”, poliedrica rassegna organizzata dall’Amministrazione Comunale di Cosenza e dall’associazione Confluenze per animare il centro storico della città bruzia.
Tutte le attività del progetto si tengono all’interno di botteghe ed esercizi commerciali, con l’intento di attirare l’attenzione sulle tante bellezze ed eccellenze che impreziosiscono la vita quotidiana che si svolge nella parte vecchia della città.
Il secondo incontro si terrà giovedì 13 dicembre, alle ore 18.00, nella Scuola Tappeti Caruso del maestro artigiano calabrese, sita in Corso Telesio, nei pressi del Duomo di Cosenza.
L’appuntamento, chiamato “Thèssuti, esperienze sensoriali sulla Via della Ginestra”, prevede un’esplorazione narrativa sul tema a cura del Maestro Domenico Caruso, mentre i presenti potranno degustare un ottimo tè con cantucci preparato dal Caffè Telesio.
Anche questa tappa sarà introdotta dal giornalista Valerio Caparelli e dai preziosi interventi della presidente della Commissione Cultura del Comune di Cosenza, Alessandra De Rosa, e della presidente dell’associazione Confluenze, Francesca Daniele.
Tanti i quadri, gli arazzi e le creazioni in tessuto che si potranno ammirare nello show room cosentino del Maestro di San Giovanni in Fiore, che per l’occasione saranno impreziositi dalla lettura di brani e curiosità sul tema a cura di Annarita Femia, Sonia Fortino e Carmelo Giordano, soci di Confluenze, e dalla musica sublime di Rosa Mazzei, al flauto traverso, e Claudio Mazzei, alla chitarra classica.
Sarà un percorso immersivo nella forza della materia prima, la ginestra, alla tecnica e specificità dei telai calabresi, passando alle creazioni tessili di Caruso che parte dalle visioni mistiche medievali dell’abate Goacchino da Fiore, riprese dalle preziose tavole del suo Liber Figurarum, alle opere dei pittori Impressionisti e di altri celebri autori come Van Gogh e Klimt, per arrivare al graffitismo metropolitano anni ’70-‘80 di Keith Haring e all’arte di diversi autori contemporanei, come Frida Kahlo.