Bufera su Oliverio. Cgil, Cisl e Uil Calabria: “controlli più rigidi su tracciabilità della spesa”
“L’indagine Lande desolata, condotta dalla Procura distrettuale antimafia di Catanzaro (LEGGI LA NOTIZIA), sta evidenziando un sistema di corruzione nella gestione della cosa pubblica, negli appalti e nella erogazione dei fondi europei, un sistema di malversazione e corruzione che dagli atti fa emergere un intreccio tra politica, imprese, colletti bianchi, burocrazie, collateralità con la ndrangheta”.
Cgil Cisl Uil Calabria sostengono il lavoro della Magistratura e delle forze dell’ordine impegnate quotidianamente in una azione di ripristino della legalità.
“Da tempo sosteniamo come sindacato unitario la necessità di una lotta vera alla ndrangheta e ribadiamo la necessità di attivare forme di tracciabilità della spesa e controllo più severe. Cgil-Cisl-Uil chiedono che in tempi brevi si possa far piena luce sulle vicende ed auspicano che il Presidente Oliverio, indagato per abuso d’ufficio, a cui non è imputato l’aggravante del metodo mafioso, possa dimostrare la sua estraneità ai fatti contestati in tempi brevi, nel rispetto del lato umano, del lavoro della Magistratura, e dell’interesse della Calabria”.
Cgil Cisl Uil Calabria chiedono alla giunta regionale di continuare a seguire le emergenze regionali, a partire dalla vertenza che riguarda i 4500 lavoratori ex Lsu Lpu per cui la stessa regione, a differenza del Governo centrale, una settimana fa ha storicizzato la spesa per la stabilizzazione di tutti i lavoratori” – termina la nota.