Teatro: il Sistema Bibliotecario Vibonese inaugura un nuovo anno di grandi eventi
Venerdì 4 gennaio alle ore 21.00 a Palazzo Santa Chiara, nuovo appuntamento con “Fughe d’inverno”, la fortunata rassegna teatrale promossa da Fughe organizzate – Scuola di teatro del SBV e dal Sistema Bibliotecario Vibonese.
Dopo il grande successo di “Masculu e fiammina”, accorato monologo di e con Saverio La Ruina - andato in scena lo scorso 14 dicembre – che ha lasciato senza fiato il pubblico dei “fuggiaschi invernali” - c’è molta attesa per il prossimo spettacolo in cartellone, “Uscita d’emergenza”, che vedrà calcare la scena dell’auditorium di Santa Chiara gli attori Davide Fasano - coach della Scuola di teatro del SBV – e Valerio Villa.
Prima commedia di Manlio Santanelli, “Uscita di emergenza” racchiude in sé tutti i temi cari all'autore: la solitudine, l'incomunicabilità tra gli individui, la precarietà dell'esistenza umana;
andò in scena per la prima volta nel 1980 al Teatro San Ferdinando di Napoli (ne erano protagonisti Bruno Cirino e Nello Mascia) e da allora più di una generazione ne ha sentito parlare con appassionato stupore...E c’è ancora chi ricorda una straordinaria edizione televisiva costruita, in coppia eccezionale, da Luca De Filippo e Mario Scarpetta.
Ora questo testo magnifico di Manlio Santanelli, drammaturgo che intanto ha regalato al teatro altro teatro d’eccellenza, torna nuovamente in scena in un interessante adattamento della Compagnia del Cucco che punta a far riflettere sull’inesorabile senso di svuotamento da valori e tradizioni della società contemporanea attraverso l’escamotage testuale dello svuotamento delle parole e dei dialoghi.
“Uscita d’emergenza” è la storia di Cirillo e Pacebbene – interpretati da Fasano e Villa – ex suggeritore il primo, ex sacrestano il secondo, che per motivi differenti si ritrovano soli, senza casa, e decidono perciò di andare a vivere in un quartiere di Napoli completamente disabitato perché colpito dal terremoto. Queste due persone "instabili", metaforicamente parlando, malate di bradisismo al loro interno, continueranno a punzecchiarsi, a spiarsi, in un gioco morboso e massacrante.