Escher. la Calabria, il Mito: successo per la mostra che resta attiva fino al 20 gennaio
Ancora fino al 20 gennaio - la mostra Escher. La Calabria, il Mito, accoglie al Complesso Monumentale del San Giovanni le opere di uno degli artisti più amati del ‘900.
Un’occasione unica per conoscere l’arte del genio olandese e l’influenza che l’architettura e i paesaggi calabresi ebbero sulla sua parabola artistica.
“La mostra ha registrato fin dall’inaugurazione numeri importanti – hanno commentato il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, e l’assessore alla cultura, Ivan Cardamone – con migliaia di presenze che attestano il grande interesse suscitato dall’evento espositivo con tante iniziative estese anche alle scuole cittadine”.
Attraverso un percorso di 86 opere - alcune delle quali mai esposte in Italia come Fuochi d'artificio (1933), Sogno e Senglea (1935) - la mostra non solo è specchio della vita e dei viaggi che Escher fece nel nostro Paese, ma anche del riverbero che il suo lavoro e le sue creazioni ebbero e continuano ad avere sulle generazioni successive.
Durante la sua permanenza in Italia dal 1922 al 1936, Escher visita diversi luoghi della nostra penisola. Tra questi proprio molti borghi della Calabria che egli percorse a partire dal 28 aprile del 1930.
Le terre mediterranee, così profondamente diverse da quella natìa, esercitano su di lui una profonda attenzione: lo colpiscono il sole e la luce del Sud, le architetture geometriche dei paesaggi, le costruzioni verticali sulle rocce, gli strapiombi sul mare, la stratificazione di culture antiche.
Tra le opere più importanti in mostra e testimonianza del suo viaggio calabrese Morano, Pentedattilo e Rocca Imperiale (tutte del 1930) e le vedute di Scilla, Tropea, Santa Severina e Rossano del 1931: luoghi e ricordi di Escher che in mostra si potranno anche sfogliare attraverso un touch screen col diario del suo viaggio nel sud Italia.
Il ricordo della Calabria, come del resto di tutta la nostra penisola, rimarrà indelebile nella sua mente e nelle sue opere future tanto che in Dream del 1935 è ripresa la mantide religiosa che aveva disegnato a Pentadattilo cinque anni prima.
La mostra, è prodotta e organizzata da Comune di Catanzaro e Assessorato alla Cultura della Città di Catanzaro con il Gruppo Arthemisia, vede il contributo della Regione Calabria, è in collaborazione con la M.C. Escher Foundation ed è curata da Federico Giudiceandrea e Domenico Piraina.