Casagrande strappa applausi e consensi al Cilea con “Mostri a parte”
Altro buon risultato per l'Officina dell'Arte dell'attore Peppe Piromalli che per la sua kermesse ha scelto un big del teatro e della televisione Maurizio Casagrande in scena ieri sera in un gremito teatro "Francesco Cilea" con "Mostr a parte".
Una brillante e divertente commedia che vede Franco (il partenopeo Casagrande) alle prese con il mondo della televisione e di tutto
il nuovo show business che, a parere dell’autore Maurizio, "è un mondo fatto di personaggi che, sempre più spesso, non hanno né talento né preparazione, ma sono popolari e stra-famosi per motivi assolutamente indipendenti dalla loro bravura e dal loro mestiere".
Il modello da cui prende spunto la commedia è indubbiamente un film cult come Frankestein jr. di Mel Brooks, di cui sono chiarissimi i rimandi: l’uso dell’espediente dell’eredità e l’impiego di un personaggio come Federigor, palese discendente del memorabile Igor, interpretato da Marty Feldman.
La pièce, però, non è una vera e propria parodia nel senso stretto del termine è più che altro una satira di tutto il mondo televisivo. Frankestein jr. usava i meccanismi dell’horror classico, parodiandoli, "Mostri a parte" usa, invece, la parodia per criticare e condannare i meccanismi e le logiche dello show business televisivo.
E i protagonisti sono Franco, dimenticata rockstar degli anni ’80, sposato con la giovane Ursula (la bellissima Giovanna Rei), conduttrice televisiva di grande successo e ovviamente, i mostri.
In scena, si coglie subito tra una battuta e l'altra, l'affiatamento di un cast ben scelto e di un leader, il verace Maurizio Casagrande, continuamente applaudito dal pubblico.
Con ilarità si racconta il quotidiano, quello che accade in questa società: viviamo tutti per un selfie, un like, per quelle apparenze che ci portano via dai veri valori, dall'essenza di questa vita.
Ed è proprio Franco, risvegliatosi dal suo incubo, a capire alla fine, che i mostri ci sono, sono tanti nelle vite di ognuno di noi ma la speranza c'è per allontanarli e rimpossessarsi ognuno della propria esistenza, della propria libertà e felicità.