Reggio Calabria, Castello Aragonese: Scopelliti, dal degrado alla gloria
"Il Castello Aragonese nella mia esperienza da Sindaco e' stato un altro dei punti restituiti alla citta' in piena sintonia con la logica della riqualificazione dei beni storico-culturali di Reggio Calabria. Uno degli impegni assunti e rispettati dall'Amministrazione, che ha dato una nuova vita alle aree adiacenti e all'antico maniero." Cosi' il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti in relazione all'attivita' svolta negli otto anni in cui ha ricoperto la carica di Sindaco di Reggio Calabria. "Il Castello Aragonese - afferma Scopelliti - e' uno dei monumenti storicamente piu' affascinanti della citta' e nel 2002, al mio insediamento, tutta quell'area versava in gravi condizioni di degrado. I reggini ricorderanno la totale incuria di quel poco di verde che circondava la zona, il cui abbandono si era ripercosso negativamente sugli operatori commerciali, sulle attivita' delle scuole limitrofe e sulla vita quotidiana dei residenti. Abbiamo pensato, quindi - continua il Presidente Scopelliti - che fosse opportuno dare vita ad una nuova Piazza Castello attraverso la ridefinizione dello spazio esterno al monumento e del rapporto fra questo e l'ambito urbano nel quale esso e' collocato, nell'ottica di una "rigenerazione urbana" gia' molte volte praticata in Italia ed in Europa, volta al recupero della vivibilita' e della centralita' degli spazi pubblici. Era necessario iniziare questa fase modificando il sistema viario esistente e rigenerando il giardino all'esterno del monumento, sia dal punto di vista architettonico che da quello del patrimonio vegetale". "I lavori - spiega l'ex Sindaco di Reggio Scopelliti - sono iniziati nell'ottobre del 2005 e si e' cercato di curare anche i minimi dettagli, seguendo il principio per cui tutti gli elementi di valenza storica venissero riutilizzati anche nel nuovo progetto. E' il caso delle basole in pietra lavica di via Bottari o dei cordoli dei marciapiedi in pietra di macellari, facenti parte anch'essi del patrimonio storico della citta' post-terremoto che, di concerto con la Soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici, sono stati integrati con i nuovi materiali e ricollocati anche nella nuova piazza. Anche una parte della vegetazione preesistente - continua Scopelliti - e' stata preservata per essere riutilizzata e ricordo le manifestazioni di protesta che hanno soltanto rallentato i lavori, a difesa di qualche piantagione certamente non rilevante. Noi abbiamo puntato alla valorizzazione degli elementi di maggior valenza storica, integrandoli successivamente con nuovi esemplari di maggior pregio o con alberi simbolicamente molto importanti per la citta'. Ad esempio i 26 esemplari di bergamotto, posizionati nell'area intorno alla torre Nord. E' stata realizzata, inoltre, una superficie di prato di circa 2000 mq, dotata di impianto di irrigazione automatico, per rendere piu' semplice la manutenzione. Anche dal punto di vista ecologico - continua il Governatore della Calabria Scopelliti - abbiamo chiesto ai progettisti e ai responsabili dei lavori che si facessero scelte precise. Per questo i muretti di delimitazione degli spazi e di contenimento sono stati rivestiti di un innovativo intonaco che svolge due funzioni: quella di abbattimento e purificazione delle sostanze inquinanti presenti nell'aria e quella cosiddetta "autopulente", attraverso il processo di "fotocatalisi" che ne dovrebbe garantire una maggiore durata nel tempo. La riqualificazione - aggiunge Scopelliti - e' stata completata nel luglio del 2007 e i reggini, in meno di due anni dall'inizio dei lavori, hanno riavuto una tra le aree nevralgiche piu' importanti della citta', che per tanti anni era finita nel dimenticatoio e la cui importanza storico-paesaggistica, come spesso accade per le opere totalmente abbandonate, era stata quasi dimenticata dalla collettivita'. L'amministrazione comunale, invece, spinta da grande determinazione e dalla convinzione che la zona del Castello meritasse tutt'altro utilizzo, ha deciso di inserirla tra le opere da realizzare con i fondi del Decreto Reggio, per un importo totale di circa 555 mila euro".