Otto concerti in giro per la Calabria dedicati al Tango: si parte domani
Parte domenica in Calabria un tour di otto concerti dal titolo Tango dedicato, per la prima volta, alla riscoperta di uno dei generi più importanti del patrimonio musicale.
Questa volta il repertorio, nato da una ricerca ventennale di Francesco Perri, musicista e compositore calabrese, in collaborazione con il Cuia - Centro universitario italo-argentino di Roma la Rai Teche e Nicola Bottiglieri, professore emerito di letteratura ispano-americana presso l’Unicas, trova la sua ragion d’essere nel Tango in Italia, cioè in tutta quella produzione che dal 1905 (data del primo tango italiano per mano di Giacomo Puccini) è arrivata fino ad oggi passando per Leoncavallo, Rascel, Nino Taranto, Bixio, Mascheroni, Kramer, Celentano, Maria Bazar passando per Giuseppe Giacomantonio, Armando Muti ed altri compositori calabresi dello scorso secolo.
Una produzione sterminata fatta di circa 6mila tanghi che sono stati ritrovati, trascritti ed arrangiati da Francesco Perri per un organico molto particolare clarinetto, Viola e Pianoforte, affidati alla interpretazione di José Daniel Cirigliano, Annastella Cirigliano e Francesco Perri al pianoforte.
Promotrice del progetto è Ars Enotria e della sua presidente Angela Martire da anni presente sul territorio calabrese con importantissimi eventi e promozione culturale, finanziata dalla Regione Calabria e con il patrocinio di otto importanti comuni calabresi.
Si parte dunque domani dal Museo Archeologico di Sibari poi Trebisacce, Stilo, Cerchiara di Calabria, Castrovillari, Cosenza, Rende attraverso la riscoperta di importanti siti di natura turistico-culturale.
Questo per contribuire a consolidare l’asse cultura- musica e turismo che fa parte di una politica culturale necessaria a rendere meglio articolata la filiera in Calabria. Il tango continua, dunque, ad evidenziare un particolare fascino non solo per il ballo, ad esso legato, ma anche alla storia dell’Italia, ai suoi costumi, alla musica, al teatro, ai suoi personaggi che devono continuare a vivere attraverso operazioni culturali come questo. Un lungo percorso di ricerca e di studio che ha tanto ancora da meravigliare e da proporre.