De Biase: “Calabria abbandonata, nessuno pensa alla punta dello Stivale?”
“Come può sopravvivere una Calabria in ogni luogo Commissariata, in ogni comune importante o meno. E non è sempre e solo colpa dei calabresi, se la Calabria registra il più alto tasso di commissariamenti nelle Aziende pubbliche. Povera terra Enotria!! Commissariata da decenni nella: Sanita’; Calabria Verde; Anas; Sacal; partecipate varie; ambiente. Finanche i partiti politici che oggi governano questa regione, sono stati commissariati dall’alto”.
Dramma ed ironia all’interno della nota del già presidente del Consiglio Comunale Lamezia Terme Salvatore De Biase che prosegue: “e se l’elenco dei fallimenti è infinito, spesso e volentieri non erano i Calabresi a governare questi processi, ma burocrati nominati da Roma. Qualcuno dovrebbe pur spiegarci il perché si inaugura per 3 volte di seguito l’apertura dell’autostrada A3 poi chiamata A2 del Mediterraneo banchettando con un pranzo da 120 mila euro per l’ultimazione dei lavori, e noi ogni giorno viviamo un cantiere lungo 100 km, ovvero l’ennesima e storica incompiuta”.
De Biase vorrebbe sapere perché “se si parte da Reggio Calabria, per arrivare a Milano ed impiegare 26 ore, lo stesso tempo che impiega per percorrere la tratta Torino-Pechino; perché si tagliano le risorse per la SS106 (più conosciuta come strada della morte),nel mentre da anni si discute di Tav; perché si chiudono gli aeroporti se siamo la regione più periferica; perché l’alta velocità la si deve vedere solo in fotografia, perché non si vuole investire in un sistema portuale commerciale e turistico, è mai possibile nascondersi sempre dietro la frase ... è colpa dei calabresi?”
“Come si può salvare una Calabria dove la sanità – avanzano gli interrogativi dell’ex consigliere catanzarese - non cura, dove ogni giorno senti parlare di salute tradita, emigrata; perché se hai la fortuna di nascere al nord, puoi vivere in media dai 3 ai 5 anni in più; perché si è costretti ai viaggi della speranza, che sommano oltre 300 milioni di euro di rimborso sanitario alle regioni del nord, dove in pratica si certifica il fallimento del SSN, nato con l’obbiettivo di azzerare gli squilibri territoriali in termini di sanità offerta ai cittadini e invece assistiamo al contrario”.
“E’ colpa dei calabresi se ogni anno lo Stato italiano, a parità di popolazione spende 85 miliardi di euro in meno nelle regioni del sud, rispetto alle regioni del nord?? – si chiede sbigottito. E’ colpa dei calabresi se ogni anno lo Stato destina 6 miliardi e mezzo in meno al sud per investimenti infrastrutturali?? E’ colpa dei calabresi se in Friuli o nel Veneto si hanno risorse pro-capite per famiglia e infanzia per 400 euro di media e dalle nostre parti 10 euro?? Insomma la Calabria non cambierà se si pensa che nel 2017 il Consiglio Regionale è stato convocato poche volte".