Ritorna il mese del “genere”, l’iniziativa promossa dal Comune di Reggio

Reggio Calabria Attualità

Parte l’otto febbraio prossimo, per il terzo anno consecutivo, “Un mese del Genere”, con cui l’amministrazione comunale di Reggio Calabria rinnova l’appuntamento all’insegna del rispetto delle diversità di genere.

“Dalla consapevolezza della propria identità, verso l’individuazione di strumenti per combattere e superare ogni forma di discriminazione” così rilancia la proposta Lucia Anita Nucera, assessora alle Pari Opportunità del Comune che promuove l’iniziativa in collaborazione con Anna Nucera, Assessora alla Pubblica Istruzione, Irene Calabrò Assessora alla Valorizzazione del Patrimonio Storico Artistico e la Commissione Pari Opportunità del Comune di Reggio Calabria presieduta da Michela Calabrò.

“Quest’anno un particolare focus su shoah, immigrazione, impegno della donna verso scienza e tecnologia, ludopatia, la doppia preferenza di genere in ambito politico” spiega Lucia Nucera. “Tematiche attuali e sempre vive attraverso le quali verrà declinato e tirato fuori il disagio, l’indignazione, la violenza che si avverte e che deve essere convogliata in un percorso di crescita culturale e umana che possa condurre a una corretta costruzione dei ruoli di ognuno”.

L’assessore nel presentare l’iniziativa invita i cittadini, i ragazzi e le ragazze della nostra città, associazioni e scuole “a considerare questo mese come uno spazio offerto a tutti per riflettere, discutere e confrontarsi, a partire da problematiche che hanno in comune la mancanza del riconoscimento dei valori dell’altro come persona, come radice che possa condurre a far crescere la convivenza e la solidarietà civica”.

Il linguaggio dell’arte accompagnerà anche quest’anno il percorso ideato e pensato per i ragazzi e le scuole di ogni ordine e grado. Il Castello Aragonese di Reggio Calabria ospiterà mostre e performance teatrali dall’1 all’8 marzo. Per i ragazzi una nuova possibilità da cogliere sui banchi di scuola: un percorso di dibattiti e confronto che li porterà a individuare una nuova figura: il rappresentante di classe delle pari opportunità.