Cicogna bianca uccisa, il WWF fa esposto alla Procura della Repubblica di Cosenza
Il WWF ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Cosenza per l’esemplare della cicogna bianca uccisa su un traliccio della linea elettrica tra i comuni di Luzzi, Lattarico e Torano (LEGGI).
L’animale è stato colpito mortalmente mentre si trovava nel nido almeno dieci giorni prima delk suo ritrovamento.
L’uccello faceva parte del progetto “Cicogna bianca Calabria”, attivo fin dal 2003 e promosso dalla sezione Lipu di Rende con l’obiettivo di favorire il ritorno proprio della cicogna bianca in Calabria, attraverso l’utilizzo di nidi artificiali che, grazie alla collaborazione dei tecnici dell’Enel, vengono installati sui pali e tralicci individuati dalla Lega italiana per la protezione degli uccelli.
“Con ogni probabilità, il nido nel quale è stata trovato l'animale senza vita era occupato da una coppia di cicogne svernante in zona fin dal 2009” affermano dalla stessa Lega.
“Si tratta, dunque, di un sito storico e – aggiungono - di alto valore per il monitoraggio e la tutela di questa specie, essendo stata la prima nidificazione su piattaforma nido avvenuta nella valle del Crati”.
“Questo ennesimo episodio di bracconaggio – continuano dalla Lipu - rappresenta una grave perdita per il progetto di reintroduzione, che rischia di compromettere la complessiva presenza della specie in quell’area”.
“Si deve considerare, infatti, che la specie è tendenzialmente monogama e che il nido viene utilizzato dalla stessa coppia per diversi anni. La cicogna rimasta sola – concludono - potrebbe, quindi, non trovare un partner per riprodursi e lasciare il nido abbandonato”.