Amantea: ritrovata tartaruga morta, quattro in due giorni
E’ pervenuta questa mattina alla sala operativa della guardia costiera di Vibo Valentia marina la segnalazione fatta dal responsabile del WWF di Belmonte Calabro, relativamente al rinvenimento di una tartaruga sul litorale di Amantea e più precisamente sulla spiaggia antistante il lungomare tirreno della frazione di Campora San Giovanni.
Il servizio operativo della guardia costiera di Vibo disponeva l’intervento dei militari della delegazione di spiaggia di Amantea, che poco dopo giungevano sul posto, ove si rendevano conto del decesso del giovane esemplare di tartaruga specie caretta caretta. Sul luogo del ritrovamento anche il segnalante dott. Falsetti del WWF, che procedeva al riconoscimento della specie e alle misurazioni di rito – peso di circa 35 km lunghezza 60 cm. Il comandante della guardia costiera di Amantea, richiedeva l’intervento sul posto del veterinario di turno dell’Asp di Cosenza area c, che ne verificava il decesso dovuto ad un amo da palangaro e ne disponeva l’avvio allo smaltimento, quest’ultimo eseguito dal comune di Amantea nel primo pomeriggio di oggi.
Il ritrovamento e’ stato segnalato anche al responsabile del WWF regionale dott. Paolillo, il quale ha evidenziato che negli ultimi due giorni sono state rinvenute altre tre tartarughe morte sui litorali di belvedere marittimo, Cetraro e Paola, tutti segnalati dai comandi territoriali delle locali guardia costiera intervenuti. Anche per l’esemplare rinvenuto a Cetraro, la causa di decesso e’ stata un amo, mentre sono in fase di accertamento le cause del decesso degli altri due casi.
Il dott. Paolillo ci tiene ad evidenziare che le tartarughe sono una specie protetta e il rinvenimento di esemplari in difficoltà, deve essere immediatamente comunicato alla guardia costiera, che ne coordina l’assistenza immediata. Possono verificarsi, infatti, -spiega il dott. Paolillo - catture accidentali da parte di pescatori professionisti o diportisti, che non devono aver timore di richiedere l’intervento della guardia costiera, che si attiva per le assistenze e i trasferimenti, tramite il WWF, presso il centro di recupero e soccorso “A.M.P.” di Capo Rizzuto. Potrebbe capitare che la tartaruga recuperata nella battuta di pesca possa essere salpata a bordo e il tagliare la lenza e rigettare l’esemplare in mare non potrebbe essere sufficiente a salvare la tartaruga che potrebbe avere ingoiato l’amo.
Anche il capo del compartimento marittimo di Vibo Valentia Marina C.F. (Cp) Paolo Marzio, evidenzia l’importanza di contattare tramite il numero gratuito 1530 la guardia costiera competente per territorio, che si attiverebbe immediatamente per la salvaguardia dell’esemplare in difficoltà.