Aspromonte, nidificazione rapaci: divieto di arrampicata fino al 15 agosto
Pareti rocciose inaccessibili. È la decisione dell’Ente Parco nazionale Aspromonte che, per salvaguardare le specie avifaunistiche di particolare interesse conservazionistico, tra cui i rapaci rupicoli che usano le pareti in questione come siti di nidificazione, ha interdetto le attività di arrampicata sulle rocce fino al 15 agosto.
Gli studi specialistici e le ricerche degli ultimi anni hanno accertato, nel territorio del Parco dell’Aspromonte, la nidificazione di specie rupicole inserite nella “Direttiva Uccelli”. Tutte le attività riproduttive, dalla scelta dei siti alla difesa del territorio, fino alla costruzione del nido e all’allevamento e allo svezzamento dei piccoli, si svolgono nel periodo che va dall’inizio dell’anno fino alla metà del mese di agosto e oltre, e questo impone particolari precauzioni e azioni finalizzate a minimizzare il disturbo nelle aree interessate.
L’ente ha inoltre disposto il divieto di arrampicata per tutti gli anni. L’ordinanza non aggiunge nulla di nuovo rispetto al Piano del Parco ed al Regolamento già vigenti, che ammettono l’esercizio delle attività sportive tradizionali (escursionismo, alpinismo, scialpinismo) nei periodi e nei modi in cui non arrecano disturbo o danno alla vegetazione, alla fauna e al paesaggio. L’arrampicata in palestra di roccia, sempre secondo il Regolamento, è da considerarsi praticabile “limitatamente ai percorsi e alle pareti rocciose individuati con specifico provvedimento dell’Ente Parco”.