Regione: passano al centrodestra i consiglieri Scalzo, Neri e Sergio
"Guardiamo come punto di riferimento a Direzione Italia e al suo leader, Raffaele Fitto, uomo del Sud, espressione autorevole ed equilibrata dei valori più alti della politica italiana". È quanto scrivono, in un documento politico, i consiglieri regionali del gruppo Moderati per la Calabria, Antonio Scalzo, Giuseppe Neri e Franco Sergio, che annunciano di fatto il passaggio con il centrodestra.
"Il progetto dei Moderati per la Calabria - aggiungono - va avanti e continua a estendersi. È sempre più consistente il numero di cittadini, rappresentanti del mondo politico, esponenti della società civile ed amministratori che, riconoscendosi nei valori dei Moderati, aderisce a quest'area che pone al centro la Calabria e i calabresi. L'obiettivo è allargare la platea di quanti sposano il progetto dei Moderati, nella consapevolezza che la nostra Regione ha assoluto bisogno di un cambio di passo per affrontare i problemi atavici e le emergenze irrisolte dei nostri territori. Ciò che serve alla Calabria è un positivo shock che, facendola uscire dal pantano di una crisi sociale ed economica della quale non si intravede la fine, attivi le leve dello sviluppo vero e della crescita sostenibile.”
Nel documento i Moderati osservano che "la Calabria che vogliamo è una terra di accoglienza e solidarietà, nella quale un ruolo fondamentale deve essere svolto dalle formazioni sociali, come la Chiesa e il Terzo settore, fino a oggi decisive per la tenuta del sistema regionale. Per questo noi siamo convinti che occorra ripartire dai nuclei fondamentali della nostra società, ovvero la famiglia e il mondo associativo, a cominciare da realtà come le parrocchie e gli oratori. Il tutto - spiegano Scalzo, Neri e Sergio - in una dimensione che non può che essere quella europea, dentro le istituzioni che l'Italia ha contribuito a fondare. Un'Europa nella quale non rinunciare alla propria identità, alla fierezza ed alla dignità di essere italiani: anche in questo senso, noi Moderati guardiamo come punto di riferimento a Direzione Italia e al suo leader, Raffaele Fitto, uomo del Sud, espressione autorevole ed equilibrata dei valori più alti della politica italiana. Portando comunque con noi i trinci'pi del nostro impegno che non dimentichiamo né svendiamo".
I Moderati per la Calabria"si prefiggono un robusto radicamento territoriale, grazie alle numerose realtà civiche, sociali che hanno chiesto di aderire al progetto. Ci qualifichiamo inoltre come un gruppo in fase di quotidiano confronto con altri soggetti civico-culturali e politico-partitici che si ispirano a nobili ed autorevoli padri fondatori delle istituzioni nazionali ed europee: citiamo solo, per tutti, De Gasperi e Moro. Con tali interessi e ascendenze comuni guardiamo a Direzione Italia. Condividendo l'intuizione - che nasce dall'ascolto del Paese reale - della necessità di contribuire ad una nuova stagione istituzionale ed amministrativa, ispirata a un'azione di governo federale e popolare, lontana da opposti (ma paradossalmente coincidenti) estremismi siano essi ultraradicali e progressisti, secessionisti, statalisti e populisti, acriticamente pro-eurocrazia o miopemente nazionalisti. Un'alleanza di moderati che miri - sostengono Scalzo, Neri e Sergio - alla guida del nostro Paese e contribuisca alla nascita di una nuova Europa che si richiami ai valori iniziali della Comunità europea: giustizia sociale, solidarietà, pari dignità delle nazioni e dei popoli. Al contempo, continuiamo a lavorare per ampliare il più possibile l'area civico-politica che con umiltà ma con fierezza, vogliamo rappresentare, osservando con interesse i fermenti culturali in atto che abbracciano il mondo moderato e cattolico".
In conclusione, dicono i consiglieri regionali dei Moderati Scalzo, Neri e Sergio "urgenze e emergenze presenti in maniera purtroppo estesissima in Calabria, a cui sinora non è stata data risposta nonostante le promesse, ci obbligano a tenerci distinti e distanti dall'attuale esperienza politico-amministrativa. Il nostro approccio moderato ci induce a guardar oltre una fase ormai terminale. Il senso di responsabilità e il rispetto per i tanti elettori e sostenitori ci hanno indotto in molti casi a scegliere l'astensione o a evitare posizioni intransigenti. Ma, purtroppo, di fronte ad alcuni, pochi elementi positivi, rimangono intoccate ed irrisolte le criticita' sfocianti in emergenze, che assillano tutti gli aspetti della nostra Regione".