Mozione Giachetti-Ascani: “vogliamo ricostruire le nuove basi del Partito Democratico”

Reggio Calabria Politica

“Noi della mozione GIachetti-Ascani vogliamo ricostruire su nuove basi il partito e per farlo ci rivolgiamo ai delusi dal Partito Democratico, agli illusi dal Partito Democratico e a tutti quei cittadini e militanti che non credono in questo PD, ma che invece vogliono un soggetto politico che sia aggregatore di idee e diversità e non fratricida. Che sia punto di riferimento per il centro sinistra del nostro paese e che abbia l’ambizione di essere una forza politica a vocazione maggioritaria e che si candidi ad essere a guidare il percorso del cambiamento. Non vogliamo una riserva indiana fatta da consiglieri regionali e parlamentari la cui unica preoccupazione è quella di garantirsi il posto per le prossime elezioni”.

La deputazione democratica si propone di “ripartire proprio dal mezzogiorno del paese, per mettere al centro questioni di interesse collettivo, come il federalismo differenziato che rischia di mettere in grave rischio la tenuta sociale del paese e di dividerlo definitivamente nel solco di una frattura che se andrà avanti in questi termini sarà difficilmente sanabile.

Su questi temi, su queste battaglie la posizione della mozione Giachetti-Ascani è una posizione chiara e netta, noi non voteremo mai secondo la logica di una appartenenza leaderistica, ma con Roberto e Anna abbiamo invece sposato la linea di una appartenenza ad una idea nuova di partito – precisa la nota. Perché se manca una idea di politica mancherà una idea di partito e in questo modo il PD andrà lentamente verso il deterioramento e verso una fine impietosa. Gli appuntamenti elettorali importanti che ci vedranno impegnati da qui al prossimo anno non possono fare a meno di una idea di partito che guardi da vicino le istanze dei territori insieme ai militanti e agli iscritti, insieme ai circoli e alle sezioni per perseguire gli obbiettivi che ci siamo posti”.

“Il nostro è un appello al voto libero, un appello rivolto a chi vuole far parte di un riscatto, un appello a chi in questi anni è stato abbandonato dal Partito Democratico. Un appello a chi è stato abbandonato dal PD che invece si è ricordato della loro esistenza solo quando c’era da chiedere un voto. Noi – prosegue la delegazione - abbiamo l’ambizione di essere una classe dirigente propositiva, non di essere burattini utili solo a votare. Il nostro impegno non nasce oggi, ma da sempre è profuso sui territori, dimostrazione è che all’interno delle nostre liste in tutta la Calabria sono rappresentati i mondi delle amministrazioni locali, dell’Università, della salute e della sanità, delle professioni. Un movimento di persone che rappresenta diverse realtà e diverse istanze perché noi crediamo fermamente che la politica sia un’altra cosa. Che la politica sia una cosa bella, che la politica sia confronto e non scontro, che sia unione e non divisione, che sia fatta da gente per bene che ogni giorno secondo diverse modalità si spende per il territorio in cui vive”.

“Noi ci candidiamo perché siamo diversi, ci candidiamo perché – concludono i dem - non siamo come gli altri, ci candidiamo perché siamo differenti. E lo vogliamo dire a gran voce. Al nostro interno non ci sono contraddizioni, c’è invece una linea chiara e netta. Una idea di partito nuova, diversa, maggioritaria e coesa. Quella che ci apprestiamo ad affrontare sarà la settimana decisiva per la scelta del prossimo segretario del Partito Democratico, una scelta che chiarirà in modo netto ed evidente quale sarà il futuro del PD. Siamo di fronte a un bivio, tra la restaurazione di vecchie logiche e la ricostruzione dalla base del partito”.