Lavoro e formazione: il patto tra Confindustria Catanzaro e Università
Prende forma e si struttura la collaborazione tra Confindustria Catanzaro e l’Università “Magna Graecia” del capoluogo di regione dopo che nei giorni scorsi il presidente Aldo Ferrara, accompagnato dal dg Dario Lamanna, ha incontrato il Rettore Giovambattista De Sarro.
Al centro della riunione, l’accordo di programma che servirà ad ufficializzare e rendere ancora più solidi e organizzati i rapporti tra l’associazione di industriali e l’ateneo, rapporti che già da tempo permettono una sinergia operativa su temi centrali per lo sviluppo economico.
Sin dal suo insediamento, infatti, il presidente Ferrara ha manifestato la ferma intenzione di implementare il rapporto con l’università attraverso un confronto continuo sia sull’offerta di lavoro e di formazione che le imprese possono offrire agli studenti durante il percorso di studi, sia sulle figure professionali di cui il mondo imprenditoriale locale necessita per crescere e svilupparsi, intervenendo così sull’offerta formativa dell’università.
Proprio sulla formazione e sulle possibilità di accesso al mondo del lavoro da parte degli studenti dell’ateneo, si concentrerà l’azione di Confindustria Catanzaro e dell’università: in programma, oltre ai già attivati corsi destinati agli imprenditori, particolare attenzione sarà rivolta alle start-up e alle spin-off universitarie: «Ho trovato una grande apertura del mondo universitario alle proposte di Confindustria – ha detto Aldo Ferrara al termine dell’incontro -.
Non potrei essere più soddisfatto di quanto ci siamo detti con il Magnifico Rettore: in lui ho trovato un interlocutore attento, capace di ascoltare e soprattutto di essere propositivo. Sono sicuro che questo accordo di programma, che mi auguro riusciremo a sottoscrivere già entro qualche settimana, avrà una ricaduta positiva sia per gli studenti che per le aziende, dando vita a quella sinergia tra mondo produttivo e accademico che in tante altre realtà italiane è alla base della forza propulsiva all’economia».