Salvata vipera in piano centro abitato: era intrappolata in un’auto

Cosenza Cronaca

Attimi di paura nella mattinata di ieri a San Giovanni in Fiore, dove in prossimità di un autosalone che si trova lungo la centralissima via Panoramica è stato avvistato un serpente rifugiato sotto una Fiat 500.

Il rettile si era infilato poco dopo dentro alcune parti meccaniche dell’asse posteriore del veicolo. Dei residenti hanno così allertato i poliziotti provinciali del popoloso centro silano, in particolare Giovanni Mancina, e nonostante fuori servizio sul posto è fortunatamente arrivato in breve tempo Gianluca Congi, che è anche un noto appassionato ed esperto della materia.

A Congi è bastato poco a quel punto per capire che si trattava di una Vipera aspis Hugyi, l’unico rettile velenoso che vive in Calabria.

In condizioni di estrema sicurezza, ha così fatto spostare l’auto in un luogo più tranquillo e sicuro, lontano dall’abitato e dal capannello di persone che si era creato per la curiosità.

Con disinvoltura, destrezza e pazienza l’esperto ha in pochi minuti estratto la vipera, che soffiava sonoramente tentando giustamente di difendersi. Il sangue freddo e le mani di Gianluca Congi, che ormai non hanno bisogno di alcun commento, ancora una volta hanno permesso al difensore degli animali selvatici di mettere in salvo la vipera e di risolvere la non facile situazione che si era venuta a creare.

Il rettile, come dicevamo appartenente alla specie Vipera aspis hugyi, era un esemplare di circa 40 cm. Dopo averla immobilizzata, è stata riposta in un contenitore idoneo e dopo qualche minuto si trovava già in un’area boschiva del territorio silano, lontana da caseggiati e strade. Ormai sana e salva è stata subito rilasciata dal suo salvatore e nel suo habitat naturale.

Un ringraziamento è andato così ai signori Giuseppe e Salvatore Gallo, che non hanno inteso uccidere o fare del male al rettile segnalandone la presenza, e a chi come Congi da decenni salva rettili di ogni genere, vipere comprese, infondendo nella gente del posto una nuova cultura e un approccio diverso verso queste straordinarie creature, protette e utili all’ecosistema naturale, viste non come mostri ma come animali da salvaguardare.

Un’ennesima bella lezione di civiltà e di amore per la natura.