Furto cellulare scatena rissa tra migranti su bus. Fn: “Scene da terzo mondo"
Una feroce rissa tra migranti si è scatenata nei giorni scorsi su un bus di linea a Lamezia Terme. Il brutale episodio è stato ripreso dai presenti, oltre che dal Quotidiano del Sud, e diversi video stanno facendo il giro del web scatenando la reazione di molti cittadini e politici.
Sul caso è intervenuto anche il Segretario provinciale Forza Nuova Catanzaro Carmelo Laface, che fa sapere: “Ennesimo atto di violenza allogena nel nostro paese. Pare, così come mostrato in un video che sta facendo il giro del web, che l'elemento scaturente della suddetta aggressione sia stato il furto di un telefono cellulare da parte di due nord africani. Le immagini ci mostrano scene da terzo mondo e questa è, sempre di più, la direzione che sta imboccando il nostro paese, con buona pace di Salvini e dei tanti finti "sovranisti" che hanno solo e soltanto bloccato la vera rivoluzione, imbrigliando con l'inganno i voti dei tanti italiani che, quel cambiamento, lo desiderano veramente.”
Per Laface: “La soluzione, al problema immigrazione, è una! Sta scritta al punto numero tre degli "otto punti", il programma\decalogo che Forza Nuova si è posta alla sua fondazione nel 1997 e che qui riportiamo: 3.Blocco dell'immigrazione ed avvio di un umano rimpatrio.”
“Forza Nuova – fa sapere il segretario - vede nell'attuale fenomeno dell’immigrazione una dolorosa ferita per l’armoniosa convivenza tra i popoli. Infatti, oltre ad essere un elemento di turbamento dell’ordine pubblico e di perdita del patrimonio culturale, l’immigrazione è un salasso d’energie umane per gli stessi popoli immigranti. In quest’ottica, vista la particolare pregnanza per il nostro Paese del problema africano, Forza Nuova esalta il ruolo fondamentale dei popoli europei nella ricostruzione del moribondo continente nero: ricostruzione che sortirebbe l’effetto di tutelare il diritto dei popoli africani a vivere dignitosamente nella propria terra. Il nostro pensiero principale, però, va ai cittadini lametini – conclude Laface - e, sopratutto, ai tanti padri di famiglia che lavorano come autisti sui mezzi della Multiservizi e sono costretti a dover subire queste situazioni.”