Debiti Comune Reggio, il sindaco presto a Roma per trovare soluzioni
La Corte dei conti ha dichiarato inefficace il piano di rientro del Comune di Reggio Calabria, determinando una situazione di difficoltà finanziaria per tanti Comuni italiani e proponendo, per ciò che riguarda il comune di Reggio Calabria, una situazione del tutto nuova che richiede nuove ed approfondite valutazioni.
Per questo motivo l'Amministrazione comunale, con in testa il sindaco Falcomatà, si relazionerà nei prossimi giorni con il Governo nazionale, anche attraverso la proficua interlocuzione attivata nell'ambito dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani, al fine di individuare le soluzioni più idonee necessarie a scongiurare il dissesto finanziario dell'Ente.
È emerso nel corso di una riunione svoltasi oggi a palazzo San Giorgio sullo stato finanziario dell'Ente e sulle novità intervenute negli ultimi giorni in merito al piano di risamento del bilancio comunale.
Il tavolo, presieduto dal Sindaco Giuseppe Falcomatà, ha preso atto delle recenti delibere della Corte dei Conti che, alla luce dell'ultima sentenza della Corte Costituzionale, in merito alla rimodulazione dei piani di riequilibrio finanziario degli Enti da 10 a 30 anni, determinano una nuova ed inedita situazione del quadro finanziario relativo al piano di rientro del Comune di Reggio Calabria.
Il Municipio reggino è sottoposto dal 2013 ad un piano di riequilibrio finanziario varato durante la gestione commissariale al fine di ripianare i debiti prodotti dalle precedenti gestioni amministrative. Nel 2016 una norma approvata dal Parlamento italiano, ha consentito ai Comuni in piano di rientro di spalmare il proprio debito fino a 30 anni. In virtù di quella norma l'Amministrazione comunale reggina ha dilazionato, da 10 a 30 anni, il debito prodotto dalle precedenti gestioni amministrative, consentendo al Comune di mettere in sicurezza il suo bilancio e di proseguire l'attività amministrativa seppure nelle evidenti circostanze di sofferenza finanziaria.