Il Circolo Le Calabrie spegne venti candeline e passa in rassegna le attività svolte
Il Circolo di Studi Storici “Le Calabrie” ha spento 20 candeline. Nato nel 1999 per volontà di Domenico Romeo, appassionato di storia e primo presidente, il Circolo ha conseguito questo importante traguardo percorrendo gli studi della scienza storica, del territorio e della divulgazione ma soprattutto attraverso le strade e le contrade che animano la nostra regione sotto la guida di illuminati studiosi che si sono succeduti alla guida dell’importante associazione.
La professoressa Mariolina Spadaro, presidente dal 2000 al 2004, l’avvocato Filippo Racco, dal 2004 al 2006, il professor Vincenzo Naymo dal 2013 al 2015, il professor Francesco Cuteri, dal 2015 al 2017 fino all’attuale presidente, la professoressa Marilisa Morrone, che lo scorso 2 settembre nel gremito salone della scuola primaria “Michele Bello” a Siderno, con emozione, ha tracciato il resoconto delle attività svolte e presentato il corposo programma del ventennale.
“Fissare i momenti vissuti attraverso le immagini è fondamentale per poter riannodare i fili di un fitto e complesso percorso - ha detto la presidentessa Morrone lasciando scorrere le foto dei tanti momenti associativi - per riflettere, oltre che sul tempo che passa, sulle vere ragioni di un impegno culturale che diventa sociale e “politico” nel senso più nobile e vero della parola. “Et bella et util cosa sopra modo, secondo me, è l’historia” affermava nel 1560 Francesco Patrizi nel suo trattato sulla Storia. Ho voluto scegliere questa frase come introduzione al mio intervento del ventennale - ha continuato la Morrone - perché riassume, con parole in fondo semplici, cos’è la storia, l’oggetto primo dell’azione del nostro Circolo e il fine stesso di esso. La storia aiuta l’uomo a comprendere il proprio territorio, ad amare quanto esso conserva, a valorizzarlo, a difenderlo. In sintesi, la storia aiuta la società a crescere e senza lo studio della storia, analitico e scevro da condizionamenti, l’uomo non può dirsi compiuto”.
Una grande manifestazione che ha chiamato a racconta i tantissimi soci provenienti da quasi tutta la regione e ha registrato la presenza del professor Giuseppe Caridi, presidente della Deputazione di Storia Patria per la Calabria, del sindaco di gioiosa Jonica, Salvatore Fuda nonché di molti presidenti dei Club Service e delle associazioni a dimostrazione della grande capacità di interazione e interscambio esistente tra le diverse realtà culturali.
Importanti le relazioni di Francesco Cuteri, di Vincenzo Naymo e di Enzo D’Agostino sulle attività sostenute ed i nuovi progetti culturali.
La serata, gioiosa e ricca di spunti per le iniziative venture che interesseranno tutto il 2019, ha evidenziato quanto l’associazionismo culturale, fortemente motivato, sia possibile anche in una regione spesso distratta e sonnecchiante come la Calabria. In ragione di ciò il dinamismo del Circolo si esprime anche nella realizzazione della Rivista Scientifica “Studi Calabresi” giunta all’undicesimo numero e ospitante firme di primaria importanza del panorama storico-scientifico nazionale ed europeo.
La festa per l’avvio delle celebrazioni del Ventennale è stata l’occasione anche per presentare il nuovo Direttore Responsabile della Rivista, l’ingegnere e giornalista Giulia Fresca ed il responsabile Scientifico, il professor Francesco Cuteri che insieme al Comitato di redazione stanno redigendo l’ultimo numero in programma.
Il Direttivo e il comitato scientifico composto dal coordinatore Marco Cicciò, dal vicecoordinatore Maria Carmela Monteleone, dal segretario Giuseppe Hyeraci, dai componenti Vincenzo de Nittis, Alfredo Fulco, Vincenzo Naymo, Vincenzo Tavernese, stanno invece alacremente lavorando per pianificare tutti gli eventi consistenti in visite guidate, convegni e presentazioni di importanti studi per culminare a novembre nel Convegno internazionale in cinque sessioni che si svolgerà tra Vibo Valentia e Soriano Calabro sul tema “La Calabria e il Mediterraneo nel Seicento”.
A conclusione della serata, oltre al taglio della torta anche la notizia del regalo ovvero il riconoscimento del prestigioso Premio Galarte, giunto alla XXI Edizione con l’Alto Patrocinio del Senato della Repubblica e del Mibact che sarà consegnato al Circolo di Studi Storici il prossimo 16 marzo a Rende. Per dirla con Cicerone: “La storia è testimone dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita, nunzia dell'antichità.”