Siclari (FI): “Basta offese ai calabresi, Grillo faccia il comico. Scriverò Mattarella”
“Non possono offendere tutti in Calabria, per i maledetti delinquenti calabresi che sono sempre meno grazie alla magistratura. Grillo ha superato ogni limite ed ancora una volta confonde i ruoli. Non può fare il comico violentando la dignità di milioni di calabresi. Grillo rappresenta un movimento politico che è al Governo e non può permettersi di etichettare i cittadini calabresi, anziani, giovani incensurati e neonati come ‘ndranghetisti per “sillogismo” o soltanto perché nati in Calabria. Torni a fare il comico, che è una vera professione, perché come politico ha dimostrato di non essere all’altezza del nostro Paese”.
Il senatore calabrese di Forza Italia Marco Siclari attacca duramente il leader del M5S chiedendo agli amministratori calabresi di condannare e opporsi a chiunque offenda e mortifichi la dignità dei calabresi.
“La Calabria deve liberarsi da stereotipi ed etichette che non gli appartengono – aggiunge Siclari - perché questa terra è composta da cittadini onesti, che sono oltre il 99%, che soffrono per la mancanza di pari opportunità, dalla sanità al lavoro fino al problema della criminalità organizzata che repudiano tutti i cittadini onesti. Grillo con la sua uscita non fa altro che umiliare, danneggiare e mortificare il presente ed il futuro della Calabria e dei calabresi. Bisogna far sapere a Grillo che i rappresentanti delle istituzioni, dei partiti ed i politici in particolare modo, hanno l’obbligo di incoraggiare e promuovere il nostro Paese e questo vale soprattutto per la parte più sofferente dell’Italia. Il Sud e la Calabria devono essere incoraggiati e rispettati dalle istituzioni – prosegue - per generare un fondamentale processo di sviluppo presentando agli investitori di tutto il mondo l’enorme potenziale da utilizzare in termini di natura, turismo e prodotti agroalimentari.”
Siclari si appella “a tutti gli amministratori locali, le autorità religiose, a tutte le istituzioni, affinché condannino e si oppongano in ogni modo legittimo a tutti coloro, Grillo compreso, che vogliono affossare il futuro della Calabria con etichette che non ci rappresentano e che servono solo per avere visibilità. Non possiamo essere affossati dalla ‘Ndrangheta e allo stesso tempo essere etichettati ‘ndranghetisti da chi dovrebbe essere contro ogni forma di mafia soltanto perché nati in Calabria. A Grillo, aggiungo, che c’è l’antimafia tra le migliori in Italia e al mondo a lavorare nel territorio calabrese e questa è garanzia per tutti i calabresi, per il Paese e per coloro che vogliono investire in Calabria! La politica, piuttosto, affronti i problemi in modo serio e silenzioso e senza slogan e parli piuttosto bene del nostro Paese, del nostro Sud e della nostra Calabria per vendere all’estero ciò che di unico abbiamo e che tutto il mondo invidia. Grillo come pensa che possano investire da noi, se proprio i partiti e la politica raccontano che la Calabria è tutta ‘Ndrangheta? In questo modo favorisce la criminalità organizzata perché allontana lo sviluppo e gli investitori interessati a venire da noi.”
“Scriverò una lettera al Presidente della Repubblica perché i calabresi non possono più essere etichettati solo per le loro origini e gli chiederò di venire in Calabria ad incontrare i calabresi.” ha concluso il senatore azzurro.