Greco (Op): “Via della Seta. Mire dei cinesi sui porti italiani, opportunità per Gioia Tauro”
“Fra circa una settimana il presidente cinese XI Jinping sarà in Italia per firmare, nell’ambito del progetto “Via della seta”, un memorandum con annessi accordi di cooperazione e investimenti nel nostro Paese”.
Lo afferma il consigliere regionale Orlandino Greco che evidenzia come “vengano esaltati i porti di Trieste, Venezia e Ravenna nell’Adriatico, Genova e Vado Ligure nel Tirreno mentre per Gioia Tauro, e Taranto, non si registrano proposte avanzate né iniziative della rappresentanza parlamentare calabrese verso il governo affinché nel memorandum si tenga conto del porto e delle sue potenzialità”.
“Dal centrodestra al centrosinistra, passando per i 5 Stelle, nessuna forza politica ha sentito l’esigenza di confrontarsi ed impegnarsi affinché il porto più importante dell’area Mediterranea venisse considerato in questo importante progetto. Siamo alle solite: si urla alla questione meridionale, ma quando c’è da affrontare i temi reali i nostri parlamentari spariscono, si assentano, svaniscono. Gioia Tauro, a fronte delle promesse dei governi di centrosinistra e di centrodestra, delle opportunità offerte dalla Zes, degli annunciati collegamenti alla ferrovia, della mancata piattaforma del freddo, sopravvive in perenne difficoltà con forti tensioni per i licenziamenti che ciclicamente vengono annunciati”.
“Ritengo indispensabile, - conclude Greco - a questo punto, una discussione ad hoc del consiglio regionale per l’approvazione di un documento che impegni la giunta regionale ad avviare tutte le azioni utili nei confronti del governo nazionale perché Gioia Tauro rientri nelle trattative del memorandum sulla Via della Seta che prevede grande attenzione per i porti del Nord e nulla lascia intendere per i porti del Sud”.