Pellaro, salvata tartaruga alla deriva. Rischia amputazione pinne
Un groviglio di nylon e un cerchione di bicicletta compromettono, forse per sempre, il nuoto libero di una tartaruga marina.
Il personale del CRTM di Brancaleone ha infatti tratto in salvo un altro esemplare di caretta caretta nei pressi di Pellaro. La testuggine di mare, 70 centimetri per circa 25 chilogrammi di peso, è stata avvistata alla deriva, mentre trainava un grosso e pesante galleggiante in legno e il cerchione, il tutto aggrovigliato in svariati metri di lenza in nylon che stringevano nella morsa entrambe le sue pinne anteriori, ormai in cancrena.
Avvistata in queste condizioni da un diportista e prontamente segnalata alla Guardia Costiera di Reggio Calabria, è stata recuperata dal personale per essere trasportata a Brancalone e ricevere le prime immediate cure. Tuttavia la situazione è sembrata subito disperata, dal momento che le pinne, compromesse, sono appunto a rischio amputazione.
Il personale del centro ha deciso di sottoporre la tartaruga a una visita specialistica con il chirurgo Antonio Di Bello, che con il suo team di esperti (Sea Turtle Clinic - DVM - UniBa) valuterà in maniera approfondita le condizioni e la vascolarizzazione di quel che resta delle sue pinne interiori.