Metrotranvia, Guccione: “ancora ritardi e criticità ce la faremo entro il 2023”?
“La Metrotranvia era stata inserita nella programmazione europea 2007-2013; poi venne fatta passare come grande progetto a cavallo della nuova progettazione 2014-2020. Questo implica – sostiene il consigliere Guccione - un vincolo ineludibile: l’opera deve essere terminata e collaudata entro il 2023. Pena il definanziamento dei fondi comunitari”.
A confermare le criticità e i ritardi dell’opera è l’assessore regionale alle Infrastrutture Roberto Musmanno, in risposta all’interrogazione presentata dal consigliere regionale Carlo Guccione lo scorso 28 febbraio per chiedere delucidazioni sulla realizzazione del sistema di collegamento metropolitano tra Cosenza, Rende e l’Università della Calabria.
“L’approvazione del Progetto Esecutivo della Metropolitana leggera, la cui consegna era inizialmente prevista per il 24/01/2018, è stata condizionata già a seguito di una prima e iniziale proroga che aveva lo scopo di recepire nel progetto esecutivo stesso le necessità scaturenti da un Accordo di Programma, sottoscritto dalla Regione Calabria con i comuni di Cosenza e Rende in data 12 giugno 2017, dopo l’aggiudicazione della procedura di gara e prima della stipula del contratto di Progettazione Esecutiva ed esecuzione lavori. L’Accordo di Programma ha di fatto modificato – scrive l’assessore Musmanno rispondendo all’interrogazione presentata dal consigliere Guccione - alcuni presupposti iniziali per l’avvio della progettazione, introducendo quale elemento di nuovo confronto/criticità la definizione di nuovi aspetti non precedentemente valutati che dovevano soggiacere al parere dei comuni di Rende e Cosenza”.
“Una ulteriore criticità, emersa successivamente all’approvazione del Progetto Definitivo, riguarda la risoluzione delle interferenze con gli enti gestori dei servizi pubblici, i quali nel corso delle conferenze servizi tenutesi prima dell’approvazione dei progetti preliminare e definitivo non hanno espresso pareri contrari alla soluzione prospettata, né hanno dettato prescrizioni al riguardo – aggiunge la nota. La soluzione che si era prospettata in progetto riguarda la realizzazione di un'unica polifora, nella quale alloggiare tutte le nuove linee. Per la risoluzione delle interferenze da censire in maniera puntuale e per le quali alcuni enti/gestori non avevano in disponibilità neanche le planimetrie di localizzazione delle stesse, è stato necessario effettuare vere e proprie campagne di indagini per la determinazione dell’ubicazione planimetrica e di profondità delle varie reti affidate a ditte terze, per le reti di italgas e per i sottoservizi comunali di Rende e Cosenza. Questa importante criticità, - avanza - oltre a comportare importanti ritardi nella stesura del Progetto Esecutivo ha generato nel quadro economico dello stesso importanti maggiori previsioni di spesa, che salvo specifiche considerazioni nel merito in fase di verifica si attestano a circa 25 M€”.
“Venticinque milioni che confermano l’errata valutazione sulle risorse necessarie per la realizzazione della Metrotranvia. Così come altre criticità sono riconducibili alle procedure espropriative e alla variazione del materiale rotabile”. Ecco ancora cosa scrive l’assessore Musmanno sottolineando l’aspetto non collaborativo degli enti.
“Conseguentemente a tutte queste variazioni e ad altre di minore rilevanza, si è arrivati alla consegna degli elaborati in formato digitale in data 09/11/2018 da parte del Rti, inerenti la Progettazione Esecutiva dell’intervento principale. La Stazione Appaltante è in attesa di ricevere esito della verifica della PE da parte dell’affidataria del servizio, Rina Check s.r.l. e Conteco S.p.a. In relazione alle criticità sopra menzionate, che hanno condotto al ritardo rispetto ai tempi di consegna degli elaborati del progetto esecutivo, si può comprendere, per le ragioni esposte che le stesse sono da ricondurre a esigenze nascenti dall’Accordo di Programma e dall’atteggiamento, certamente non collaborativo, degli enti gestori di pubblici servizi che hanno solo in fase di redazione del progetto esecutivo palesato realmente le interferenze presenti sul territorio, generando altresì maggiori costi per l’intero intervento”.