Reggio. Albanese: “Hermes, 5 mln di euro evasi dalle sacche più agiate della città”
Il consigliere comunale delegato alla riscossione e contenzioso, Rocco Albanese, torna a parlare dei risultati emersi dallo studio della società “Hermes” sul "vizio specioso - sbotta - "di quanti si presentano inadempienti al cospetto dell’accertamento tributario".
“I dati emersi dall’analisi della società di via Sbarre inferiori – afferma Albanese - ci consegnano un quadro desolante. Fa specie che 1261 cittadini siano evasori totali, ma fa rabbrividire il fatto che personaggi politici, associazioni o persone insospettabili possano comparire nella triste categoria dei fantasmi tributari”.
C’è un dato, comunque, che il consigliere del Partito Democratico tende a sottolineare: “è emerso come, da questo punto di vista, i meno virtuosi non siano i quartieri più comunemente definiti popolari, piuttosto va censurato il comportamento di chi vive, opera e lavora nelle zone centrali della città. E’ lì che si nascondono le maggiori sacche di evasione tributaria. Dunque, se chi non avrebbe difficoltà economiche perché dispone di un lavoro sicuro e remunerativo non paga le tasse a danno di chi invece ha più difficoltà economiche, appare in tutta la sua indecente evidenza come non sia una questione di mancanza di possibilità, ma l’insana propensione a fare la parte del furbetto e a non volere mettersi in regola con la propria posizione fiscale. Tutto ciò è davvero inaccettabile e per questo bisogna gridare allo scandalo”.
“Certe prassi – continua - appaiono consolidate nell’insana cultura che domina i furbi e non è più rinviabile una seria rivoluzione culturale. La gente deve capire, soprattutto adesso che i Comuni devono fare i conti col taglio vertiginoso dei trasferimenti statali, che non pagare i tributi equivale a non consentire un adeguato sistema dei servizi che si autoalimenta per l’appunto con l’incasso dei tributi. E’ necessario invertire la tendenza e bene fa “Hermes” ad indagare e colpire attraverso continui accertamenti”. Perché, in soldoni, l’evasione tributaria dei quasi 1300 reggini “ha comportato mancate entrate per circa 5 milioni di euro nelle casse del Comune”.
“Ditemi voi – è l’appello di Rocco Albanese – se una cosa simile possa mai essere concepita. Mettiamoci una mano sulla coscienza e cerchiamo di fare, ognuno dalle proprie posizioni, la nostra parte. Ne guadagna l’ente, ne guadagna la città, ne guadagnano i cittadini che avranno modo di vivere e crescere in un territorio dove solidarietà, equità e giustizia tributaria saranno fra gli elementi validanti di un’azione di crescita economia e sociale dell’intero territorio”.