Gallo (FI), treni: “ridefinire corse e orari per garantire collegamenti efficienti”
Un Frecciargento impiega poco più di 3 ore per andare da Roma a Paola. Ma poi, per raggiungere Sibari e l’area ionica partendo dalla stazione paolana, di ore ne servono quasi altrettante.
Le strane coincidenze di Trenitalia, che si incrociano coi destini della Calabria che viaggia su rotaia, vengono denunciate dal consigliere regionale Gianluca Gallo.
“In questi mesi - Regione e parlamentari del territorio hanno intrapreso la giusta e condivisibile battaglia per l’introduzione in orario di una Frecciargento tra la Sibaritide e la Capitale. Però, la lotta s’è rivelata fin qui negativa non tanto e non solo per gli insuccessi al momento registrati, quanto soprattutto per il fatto che l’impegno profuso ha distratto l’opinione pubblica da ben altri obiettivi, più facilmente raggiungibili ed ugualmente necessari”.
Il riferimento corre ai cambi oggi occorrenti per garantire i collegamenti tra Sibari e Paola e tra la Sibaritide e gli aeroporti di Lamezia e Bari.
“Si riuscisse ad assicurare la percorrenza di queste tratte in tempi celeri e certi – ragiona Gallo – l’isolamento della Calabria ionica sarebbe se non altro ridimensionato”. I fatti spiegati con gli esempi: “da Roma Termini c’è un Frecciargento che parte alle 8.53: ferma a Paola alle 12.06. Chi volesse raggiungere Sibari dalla cittadina tirrenica non ha speranze: la prima coincidenza è alle 12.27, con cambio a Castiglione, ripartenza alle 13.51 e arrivo a destinazione alle 14.40. Ovvero più di 2 ore e mezza per neppure 100 chilometri. Così anche per il Frecciargento del pomeriggio: un disastro”.
E lo stesso, prosegue l’esponente della Cdl, “vale sull’altro versante. Si prenda la Frecciarossa in partenza da Milano alle 15.20: arriva a Metaponto alle 23.28. La prima coincidenza per Sibari è all’1.05. Un’altra ora ancora per giungere alla meta ed anche in questo caso, per coprire meno di un centinaio di chilometri, servono sempre quasi tre ore”. Prosegue Gallo: “è evidente l’assurdità che connota certe scelte: adeguare orario e coincidenze consentirebbe finalmente di mettere in relazione con il resto dell’Italia anche la Sibaritide e gran parte dell’area ionica calabrese, senza bisogno di grandi investimenti o risorse aggiuntive”.
Da qui l’invito “a Regione, Governo e parlamenti del territorio, specie quelli di maggioranza, a dedicarsi anche a queste questioni. Ridefinire l’orario snellendo i tempi di percorrenza tra Sibari e Paola, e tra Sibari e Metaponto, costa poco o niente. Allo stesso modo, l’introduzione di un Intercity Notte tra Reggio Calabria e Milano è possibile senza spendere soldi pubblici. Basterebbe unificare, con una semplice manovra di aggancio/sgancio a Taranto, due treni già esistenti: l’Ic Reggio-Taranto e l’Ic Lecce-Taranto-Milano”.
Conclude Gallo: “un investimento sul quale invece concentrarsi è quello dell’istituzione di treni veloci tra Sibari e gli aeroporti di Lamezia e Bari: una soluzione intelligente che permetterebbe grandi progressi sul piano infrastrutturale. Si tratta di ipotesi tutte già avanzate al Ministero ed a Trenitalia, ma lasciate chiuse nei cassetti. E’ arrivato il momento di aprirli, quei cassetti: la Regione e la nutrita schiera di parlamentari del territorio facciano fino in fondo la loro parte. Il risultato utile è a portata di mano: adesso o mai più. Certi treni, è il caso di dire, passano una volta sola nella vita”.