Qualità dell’aria a Cosenza e Rende, nessun pericolo. Arpacal: “Dati nella norma”
Evidenzia una situazione complessivamente positiva l’analisi degli indicatori di monitoraggio della qualità della aria dei dati rilevati nel 2015, 2016, 2017 e 2018. Sono i dati del report del’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente della Calabria (Arpacal) che ha diffuso i dati sulla qualità dell’aria nell’area urbana di Cosenza – Rende per il quadriennio 2015-2018.
Nel corso degli anni il PM 10 è stato rispettato in entrambi i siti; il pm 2,5 non è stato superato in alcun luogo di osservazione; i valori di monossido di carbonio non sono stati superati in alcun sito; ed è stato rispettato il limite della soglia di informazione e il valore obiettivo per la protezione della popolazione per quanto riguarda l’ozono. Assenza di criticità anche per i metalli pesanti, il cui monitoraggio ha confermato il pieno rispetto dei valori limite per il piombo e dei valori obiettivo per arsenico, nichel e cadmio.
E’ la prima volta che viene realizzato un report che, su base pluriennale, esamini un’area urbana omogenea, più ampia dei confini comunali istituzionali. Il report - realizzato dal Dipartimento provinciale di Cosenza attraverso il suo Servizio Tematico Aria, diretto da Claudia Tuoto – è stato trasmesso alle due amministrazioni comunali interessate.
Sulla base dei dati raccolti da due centraline poste nell’area urbana, una “da traffico” in un comune di Rende (Via Don Minzoni, installata dal 2014) ed una “da fondo urbano” nella Città dei Ragazzi di Cosenza (installata nel 2009 ), i tecnici Arpacal hanno elaborato un quadro di valutazione dei diversi inquinanti monitorati sulla base di un quadriennio di dati a disposizione, anche se per la centralina di Cosenza la mole di dati va ben oltre, coprendo circa un decennio.