Paludi. La proposta di Coldiretti ai sindaci: “investire sull’agricoltura e le energie rinnovabili”

Reggio Calabria Attualità

È stata accolta positivamente, la proposta che il gruppo Coldiretti ha stilato a livello regionale ad intraprendere un percorso condiviso in termini di tutela del territorio e sviluppo economico della filiera agricola locale.

Il presidente Coldiretti del Distretto di Rossano, Antonino Fonsi, ha consegnato il programma proprio ieri pomeriggio ai due candidati a sindaco del comune di PaludiDomenico Baldino, sindaco uscente, e Stefano Graziano.

“Le Amministrazioni comunali – ha sottolineato Fonsi - hanno un posizionamento istituzionale di primaria importanza all’interno dei Consorzi di Bonifica, dei Gal, Parchi e Distretti agroalimentari. Pertanto è essenziale che i Comuni conoscano la valenza e l’importanza delle imprese agricole del proprio territorio di appartenenza per rafforzare con i cittadini un patto di crescita fondato sulla qualità, sulla sicurezza e sul consolidamento delle produzioni”.

Nel concreto, l’invito è quello di “utilizzare, nelle mense scolastiche comunali e nei servizi di ristorazione, prodotti a kilometro 0, anche in conformità alle normative regionali vigenti in materia. Per la manutenzione ambientale, si richiede che si faccia ricorso a strumenti contrattuali che consentano una manutenzione organica del territorio e dell’ambiente rurale. Sulla gestione urbanistica, è importante armonizzare le scelte di programmazione in funzione della tutela e della riduzione di consumo del suolo agricolo. I rifiuti sono un altro tassello essenziale: priorità alla raccolta differenziata, nella quale le imprese agricole possono essere coinvolte nella produzione di compost. E sulla produzione di energie rinnovabili, deve diffondersi nel rispetto della legalità e delle produzioni agricole identitarie nel paesaggio di riferimento”.

Tutto questo Coldiretti chiede alla politica, affinché insieme a Campagna Amica e a tutte le aziende che fanno parte di tale comparto si riesca a ottenere lo giusto sviluppo economico e il riconoscimento sempre più alto del prodotto agroalimentare nel mercato italiano e mondiale.