Villa, assemblea del Pd: al centro il regionalismo differenziato

Reggio Calabria Politica

I democratici dello Stretto si sono incontrati ieri presso un noto hotel di Villa San Giovanni per affrontare il tema del regionalismo differenziato.

È stato invitato ad introdurre i lavori il professor Domenico Marino, titolare della cattedra di Politica Economica all’Università Mediterranea di Reggio Calabria, che ha esposto questioni solo apparentemente tecniche ma con profondi risvolti politici e sociali: il residuo fiscale, l’acquisizione di nuove competenze legislative, la regionalizzazione della Scuola e della sanità, il diritto di trattenere in loco i 9/10 delle entrate Irpef e Iva.

Ed insieme al Presidente del Consiglio Regionale della Calabria, Nicola Irto e al Capogruppo PD all’Assise regionale, Seby Romeo, sono stati raggiunti dei punti fermi, delle acquisizioni di conoscenza che è compito del Partito democratico e di tutti i cittadini del Sud comprendere e veicolare: la secessione dei ricchi, di Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna, significa essenzialmente appropriarsi della fiscalità generale, negare redistribuzione e servizi ai territori più poveri, creare cittadini di serie A e di serie B, contraddire la Costituzione Repubblicana che prevede perequazione e precisi doveri di solidarietà nazionale.

“Non si può, infatti, sottrarre dal dibattito pubblico un tema – quello del trattenimento delle risorse fiscali presso i territori con il reddito pro capite più alto – che rischia di sfaldare - per puro egoismo - la comunità nazionale. Tanti sono stati gli errori e la Sinistra italiana non è esente da critiche e zone grigie – è stato detto: la riforma del Titolo V della Costituzione approvato nel 2001 ha infatti aperto la strada a queste forme di regionalismo spinto che, alla lunga, porteranno nocumento alle stesse regioni che ne hanno chiesto oggi l’applicazione”.

“Sulla sanità, - altro tema toccato nel corso dell’assemblea - va ricordato, il Referendum costituzionale proposto da Renzi nel 2016 avrebbe condotto, se approvato, ad una vera nazionalizzazione della Salute ma, purtroppo, questo tentativo illuminato non è stato compreso dai cittadini. Nulla però è ancora perduto ed oggi dalla Calabria, da Villa, parte alto un appello al Partito Democratico, alla Sinistra italiana, a tutte le forze democratiche davvero legate al concetto di Patria e di Repubblica: è necessario opporre chiarezza e conoscenza ad opacità e occultamento della realtà”.

“Occorre – conclude la nota - parlamentarizzare il dibattito in corso, occorre rendere pubblici gli incontri preparatori delle intese con le regioni interessate, è necessario sentire la voce, rappresentare anche gli interessi delle regioni meridionali, prima che il neo Leghismo in salsa Salviniana – incredibilmente popolare anche nei nostri territori - consumi l’ennesimo scippo a danno dei più deboli”.